La Morani straparla: «Vi svelo il piano dei leghisti. Questi sono pazzi, vanno fermati»
Ancora lei, ancora Alessia Morani. Sempre pronta a sparare allarmi e fare gaffe. Stavolta, su Facebook, svela i piani segreti dei leghisti. Tutto parte da un’intervista di Claudio Borghi al magazine Capital. «Borghi», scrive la Morani, «è l’economista di riferimento di Salvini e attuale presidente della Commissione Bilancio della Camera. Ci spiega il vero programma di Salvini e per quale motivo qualche giorno fa ha chiesto “pieni poteri”».
La detective del Pd ha scoperto tutto. Riferendosi all’intervista, fa le sue deduzioni. Perle di “saggezza democratica”. «Borghi dice che l’euro è la valuta sbagliata per l’Italia, uscire dalla moneta unica farebbe bene al nostro Paese». La Morani continua: «Borghi dice che “un’uscita si potrebbe compiere solo se avessi la legittimità democratica per farlo, ad esempio vincendo un’elezione con più del 50 per cento o se fossi costretto a farlo per motivi di sicurezza nazionale».
L’euro, secondo Borghi – scrive ancora l’esponente Pd – ostacola la crescita dell’Italia e ci priva “della liberta’ di decidere della nostra politica fiscale”. Da qui la deduzione e la chiamata alle armi per combattere contro il mostro. «Il vero obbiettivo della Lega è portare l’Italia fuori dall’Euro: per la nostra economia, le nostre imprese e per i lavoratori sarebbe una catastrofe. Ma una catastrofe vera. Questi sono dei pazzi e vanno fermati».
LA PAZZA E’ LEI CHE VUOLE VEDERE MILIONI DI ITALIANI IN MEZZO ALLA STRADA DISPERATI E AFFAMATI. A DIFFERENZA LORO SEMPRE PIU’ RICCHI CON LE COOPERATIVE DI ACCOGLIENZA MIGRANTI.
avrà mai detto una cosa sensata ???
non mi pare.
Pensate a bibbiano.
Buffoni
“questi sono dei pazzi e vanno fermati” era una frase usata da Stalin prima del genocidio dei Kulaki, lo so giovane Renzi girl che vorresti un’Italia bolscevica ma al momento…..comunque io spero che tu vada al Governo dove sistematicamente scasserete tutto e poi con le vostre faccette da……..direte che è colpa dei fasciti..quelli che Fiano vede dappertutto.