La crisi di governo spaventa i mercati, s’impenna lo spread e crolla la Borsa

9 Ago 2019 9:56 - di Redazione

La crisi di governo innescata ieri dal vicepremier e leder della Lega Matteo Salvini, spaventa i mercati. Dopo una chiusura a 209 punti con un rendimento dell’1,54%, questa mattina lo spread tra Btp e Bund apre in rialzo a 234 punti base. Il rendimento del decennale sale all’1,76%. In forte calo Piazza Affari che nei primi minuti perde l’1,38% con il Ftse Mib in una seduta caratterizzata sul fronte interno dalla crisi di governo e in attesa del rating di Fitch. A soffrire i bancari, con Unicredit che dopo una quindicina di minuti perde il 5%, Bper il 4,48%, Ubi banca il 4,93%, Intesa il 3,59%, Fineco banca il 2,50%, Mediobanca l’1,53%.

Negative ma non pesanti come Piazza Affari le altre borse europee. A Londra il Ftse 100 cede lo 0,28%, a Francoforte il Dax arretra dello 0,47% e a Parigi il Cac40 flette dello 0,45%. Nel radar degli investitori oltre allo scontro commerciale tra Usa e Cina, ci sono le prossime mosse delle banche centrali sul fronte della politica monetaria e l’ipotesi hard Brexit.

In Asia la piazza di Tokyo ha aperto in crescita dello 0,69% e ha mantenuto l’intonazione positiva per tutta la seduta, chiudendo gli scambi con il Nikkei 255 a 20674 punti (+0,39%) in scia anche ai dati sull’economia del paese che ha fatto registrare un incremento del Pil dell’1,8 per cento ad aprile-giugno, terzo trimestre consecutivo di crescita.

Ieri Wall Street ha chiuso in rialzo con il Dj che e ha archiviato la seduta con un guadagno dell’1,43% a 26378 punti incoraggiato dai segnali distensivi tra Usa e Cina sul fronte della guerra commerciale.

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