“Il sindaco di Bibbiano resta ai domiciliari”. Respinto il ricorso della difesa

3 Ago 2019 18:34 - di Carlo Marini

Rimane agli arresti domiciliari il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, coinvolto nell’inchiesta Angeli e Demoni della procura di Reggio Emilia sugli affidi illeciti di minori. La difesa di Carletti aveva chiesto la revoca della misura, che è stata invece confermata dal gip della città emiliana.

Carletti, che si è autosospeso dal Partito democratico, è accusato di abuso d’ufficio e falso ideologico e si trova agli arresti domiciliari dal 27 giugno. Già dopo il lungo interrogatorio di garanzia per lo stesso sindaco era stata confermata, in data 6 luglio, la misura cautelare. Il suo difensore nei giorni scorsi ci aveva, però, riprovato: aveva presentato una corposa memoria difensiva chiedendone la liberazione, spiegando come per gli incarichi alla onlus di Torino Hansel e Gretel (al centro delle contestazioni) Carletti si fosse rifatto a leggi regionali e avesse agito sempre nella legalità. Una tesi ritenuta non valida dal giudice Ramponi.

Il sindaco Pd di Bibbiano non torna libero

Si tratta di uno «stravolgimento della realtà», ha commentato Tarquini dopo la decisione del gip. «Sono stati del tutto ignorati – ha continuato – gli elementi oggettivi illustrati e documentati in modo esaustivo e articolato nella memoria difensiva a supporto della totale estraneità del mio assistito dai reati contestati e della richiesta di revoca della misura cautelare. C’è in questa vicenda un costante stravolgimento della realtà dei fatti e una palese confusione dei ruoli e delle competenze di amministratori e tecnici». Secondo il legale «appare evidente un pregiudizio di fondo e una preoccupante mancanza di serenità che si riflette sul percorso dell’accertamento giudiziario e così anche su quest’ultima decisione». Dopo la decisione del tribunale, i rappresenti della giunta e della maggioranza in Consiglio comunale a Bibbiano si sono riuniti in forma riservata per un confronto interno e fare il punto della situazione.

Foti: “Commissione guidata da Pd-M5s, sono i partiti coinvolti nello scandalo”

In queste ore, Fratelli d’Italia ha attaccato M5s e Pd sul fronte della commissione d’inchiesta su quanto accaduto a Bibbiano: «Che il Pd sia alla ricerca di nuovi alleati in vista della imminente sconfitta alle elezioni regionali della Emilia Romagna è cosa nota. Meno scontato che i 5Stelle, dopo avere sostenuto di recente la sinistra legge sulla omotransnegatività, facessero nuovamente da stampella alla sinistra con supporti da codice rosso. Dopo quanto è successo a Bibbiano, con bambini strappati alle famiglie d’origine per assurde decisioni imposte dagli assistenti sociali, tutto si poteva infatti prevedere meno che il determinante appoggio dei 5Stelle ad un esponente del Pd per la presidenza della commissione d’inchiesta istituita su quei fatti, su richiesta del centrodestra, Fratelli d’Italia in testa. Con buona pace di quanto accaduto agli ’Angelì (i bambini) si realizzano dunque in Emilia Romagna convergenze tra Pd e 5Stelle. In ambito politico, ma non solo. Infatti, il candidato sindaco dei 5Stelle a Reggio Emilia non solo è difensore della principale indagata di Bibbiano, ma condivide lo studio legale con un secondo indagato, membro del direttivo provinciale del Pd. Solo causalità?». Lo dichiara in una nota, il vice capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio, Tommaso Foti.

 

Commenti

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  • firmino 4 Agosto 2019

    Ho sempre sostenuto che i 5 stelle altro non sono che una costola comunista staccatasi temporaneamente dalla casa madre.