I preti anti-Salvini non hanno mai un attimo di tregua: ora tocca a don Cosimo
Il prete che fa l’analista politico anziché il prete continua a far propaganda anti-Salvini, come fa del resto tutta la chiesa: “Lo ammetto, sono rimasto deluso dal M5S per l’approvazione del decreto sicurezza. È stato uno dei loro errori, hanno ceduto su fronti molto delicati come quello sull’immigrazione”. E’ l’atto di accusa di don Cosimo Scordato, rettore della Chiesa San Francesco Saverio dell’Albergheria di Palermi. “Però – aggiunge don Scordato – la maggior parte dei decreti approvati vanno nella giusta direzione. Dalla maggiore correttezza amministrativa a il diritto a un equo salario minimo, al reddito di cittadinanza per gente in difficoltà”.”Auspico che la politica torni a interrogarsi di cosa ci dobbiamo preoccupare”. Ora siamo tutti più tranquilli. Ed ecco la profezia di don Cosimo, l’ennesimo prete anti-Salvini: “Io non ho le idee molto chiare per ora su quanto sta accadendo con la crisi di governo, il problema è se Salvini è davvero affidabile…”, ha detto all’Adnkronos don Cosimo, che prosegue nella sua filippica anti-Lega: “E’ una continua arte della mediazione – dice – bisogna ripartire dal bene comune, non al bene di parte o di una parte della società, come abbiamo qualche volta l’impressione…”, dice. E spiega che i “diversi interventi che avevano prospettato Cinque stelle andavano nella direzione della povera gente, a partire dal reddito di cittadinanza”. Don Cosimo Scordato vede come “possibile” un governo M5S-Pd. Ma “sempre all’interno di una mediazione in cui deve essere chiaro cosa si vuole portare avanti. I 5 stelle hanno fatto 10 proposte che condivido e hanno fatto passi indietro e il Pd cosa propone? Perché tornare indietro sul reddito di cittadinanza per avere il Rei? Che proposte fanno?”.
Mai più 8 per mille alla chiesa.
M5s – PD? Pregasse di più e parlasse di meno.
Se ognuno facesse il mestiere che ha scelto da piccolo e al quale si è dedicato sarebbe una ottima cosa.
A maggior ragione i tanti preti che invece di pensare alla salvezza dell’anima delle persone entrano di diritto in problematiche che non appartengono a loro.
Se hanno a cuore la salvezza dei tanti parassiti immigrati clandestini,per di più non cattolici,vadano in Africa per redimerli e per aiutare tenacemente i tantissimi cattolici che vengo torturati e uccisi dagli islamici (gli stessi che invadono l’Italia per farsi mantenere in toto).
Quelli non sono preti, sono mestieranti che non hanno mai letto il vangelo.
Non c’e’ bisogno di commenti.
Questi preti comunisti che non
usano l’abito talare e si vestono come montanari o boscaioli sono semplicemente marxisti.Non vale la pena perdere tempo con gentaglia cosi’
Possiamo ringraziare il gesuita che occupa il Vaticano.
Quest preti sono una nullita’, ma
L’argentino no. Lui e’ il vero pericolo
Conosco perfettamente il quartiere palermitano dove opera Don Scordato.Il quartiere dell’Albergheria di tutto ha bisogno tranne di un prete Guevarista e cialtrone.Quartiere povero che necessita di grande senso pratico e organizzativo per migliorare il destino di chi vi abita.Di contro il NOSTRO che fa?Organizza i matrimoni gay sotto l’occhio benevolo di Orlando Cascio ,che di cialtronerie si intende,e la benedizione del prete Argentino che ha creato uno sconquasso nel mondo cattolico con le sue strampalate interpretazioni della voce del Signore.Il credo di questo galantuomo fonda la sua ragione di essere nella vita e le opere di Che Guevara che ha preso stabilmente posto nelle loro coscienze in luogo di Gesu’ Cristo!Scordato,nomen omen!
E si che di problemi “in casa” ne avrebbe: presbiteri di 80 anni con tre parrocchie, confessionali vuoti, ma vietato parlare direttamente con Dio, messe ridotte al lumicino, chiese abbandonate…..e invece no, lui disserta di politica, entra nei dettagli rubando il posto al Presidente e si dichiara bolscevico, dimenticando che il bolscevismo è ateo. Di religione dissertano invece i compagni tuttologhi , che stabiliscono chi e come può pregare o detenere il crocefisso, per cui da suddito infedele del nascente stato di Bolsceviland, suggerisco di abolire il porto d’armi e di instituire il porto di crocefisso rivolgendosi agli Uffici della CGIL che effettuerà i dovuti controlli.