I medici smontano la telenovela buonista: «Non ci sono malati sulla Open Arms»
I 107 clandestini rimasti a bordo della nave Open Arms, dopo lo sbarco dei 27 “minori non accompagnati”, sono “stanchi per la lunga permanenza sulla barca”, ma non ci sono “patologie particolari importanti, dal punto di vista medico”. È quanto emerge, come apprende l’Adnkronos, dalla relazione stilata dalla Squadra mobile di Agrigento che ieri ha ispezionato per oltre tre ore la nave Ong. Gli uomini della Mobile agrigentina erano accompagnati dalla Guardia costiera e da due medici della Sanità marittima. La relazione è adesso al vaglio della Procura di Agrigento che indaga per sequestro di persona e per violenza privata.
Verranno inoltre eseguiti ulteriori accertamenti medici sui 27 “minori non accompagnati”, fatti sbarcare ieri dalla nave Open Arms. Vale la pena di sottolineare che questi clandestini non hanno documenti e quindi possono dichiarar el’età che vogliono, come è già accaduto in passato. I “giovanissimi” sono stati accompagnati all’hotspot di contrada Imbriacola, dove oggi verranno sottoposti ad ulteriori visite mediche. Mentre gli italiani devono fare ore e giorni di fila per accedere all’assistenza medica.
A quanto pare insomma aveva ragione il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Da 17 giorni, invece di andare in un porto spagnolo, questi signori tengono in ostaggio gli immigrati a bordo (fra cui finti malati e finti minorenni) solo per attaccare e provocare me e l’Italia. Non mi fate paura, mi fate pena. Io non mollo”. Lo scrive su Facebook il ministro e vicepremier Salvini, replicando a un violento post della Open Arms che ha definito “miserabile chi utilizza 107 esseri umani senza nome e dei voluntari come ostaggi per fare propaganda xenofoba e razzista”.