Gli ex M5S: «Fidatevi, i pentastellati li conosciamo bene. Ci sarà una scissione e…»

22 Ago 2019 9:52 - di Fabio Marinangeli

Se il M5S si allea con il Pd, «al 100% si crea una frattura e un gruppo esce. Una parte dei parlamentari non lo accetterà». Non ha dubbi, l’ex pentastellato Giovanni Favia. Parlando all’AdnKronos, Favia spiega come un governo giallorosso causerebbe una scissione: quelli che se ne andranno, dice, «saranno una minoranza, perché molti sono interessati a tenersi la poltrona. Ma una parte dei parlamentari 5 stelle una simile alleanza non la accetterà»..

Del resto, spiega Favia, M5s e Pd «si sono fatti la guerra in questi anni. Sarebbe peggio del Patto del Nazareno: quello arrivò quando il vento dell’antiberlusconismo era già un po’ calato. Qui invece è parliamo di una situazione a caldo, li chiamavano il “Partito di Bibbiano”, si davano dei “grullini” e dei “pidioti”: ma come fai a unirli? Anche perché veramente allora la gente non va più a votare. Allora si può fare tutto. Sembra veramente una farsa».

«Il M5S è un contenitore abbastanza vuoto, che si riempie a seconda del momento», dice dal canto suo Marco Affronte, che il Movimento l’ha lasciato volontariamente.. «Il M5S si è venduto l’anima e non solo in questi mesi, è un percorso iniziato più o meno dal 2013. Un percorso di trasformazione di quello che era un progetto, forse un po’ abbozzato e utopico, di una politica diversa, che oggi è diventato il partito di Di Maio».

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