Fusaro alla Mannoia: «Sui porti aperti la sinistra è al guinzaglio dei padroni»
A colpi di twitter va in scena il duello tra il filosofo Diego Fusaro e la buonista Fiorella Mannoia, la cantante un tempo folgorata sulla via dei cinquestelle, poi tornata sui suoi passi, al Pd. Sui social la cantante di “Come si cambia” è tutta un inno al buonismo, tutto un pullulare di condivisioni di articoli anti Salvini e pro immigrazione. Ora che il dibattito sui migranti è infuocato a seguito della vicenda Open Arms, la sua posizione anti-Salvini e per l’apertura dei porti senza se e senza ma.
Fusaro: «Cara Fiorella, ti dico che…»
Capita così che Fusaro, “cinguetti”: «Porti aperti!, dicono il padronato cosmopolita, le sinistre fucsia al suo guinzaglio e i papulisti di Bergoglio. “Fermare la tratta di esseri umani!”, dice il socialista realmente umanitario», scrive il filosofo su Twitter , spiegando cosa si nasconda dietro i facili slogan. Non si è fatta attendere la replica della Mannoia: «Sono d’accordo con te – gli risponde- Fermiamo la tratta, ma nel frattempo che fermano la tratta che cosa facciamo? Li facciamo morire in mare? Li rimandiamo in Libia, sapendo che fine fanno? Io non vi capisco».
Cosa si potrebbe fare? Molto. Fusaro coglie l’assist per mettere in riga lea Mannoia e chi predica facile buonismo, ignorando le “mangiatoie” che si celano dietro l’affaire migranti: «Gentile Fiorella, che fare? Semplice! (1) Non attaccare imperialisticamente l’Africa: l’inferno Libia deriva dal vile attacco 2011. (2) Punire i deportatori. (3) Liberare l’Africa dai colonialisti occidentali. (4) Capire che “porti aperti” è il motto del capitale e dei padroni“. Ecco, proprio quello che i buonisti non dicono… Fiorella Mannia dovrebbe fare un buon ripasso.