Estate tra canicola e aria condizionata: tutti i consigli, a cominciare da quanto bere
Estate italiana: giornate calde e afose alternate a piogge frequenti, con bruschi sbalzi di temperatura. Ovunque si trascorra il mese di agosto, che sia al mare, in montagna o in città, le condizioni climatiche instabili possono mettere in difficoltà l’organismo e, in particolare, l’apparato respiratorio, che risente da un lato delle brusche oscillazioni del termometro, dall’altro dell’uso a volte improprio dell’aria condizionata in negozi, uffici e nelle abitazioni. Un valido aiuto per mantenere il benessere dell’organismo può arrivare dall’acqua, con Umberto Solimene, dell’Università degli Studi di Milano, che suggerisce di consumarne almeno 8 bicchieri al dì. Oltre a reintegrare i liquidi e i sali minerali persi attraverso la sudorazione a cui andiamo incontro in estate, l’acqua permette di proteggere l’epitelio delle vie respiratorie, messe a dura prova dagli ambienti climatizzati. Ecco quindi alcuni semplici consigli stilati da Solimene, membro dell’Osservatorio Sanpellegrino e presidente Femtec, Federazione Mondiale del Termalismo, da seguire durante il periodo estivo. “Si tratta di semplici accorgimenti da tenere presente ovunque ci si trovi. Durante l’estate, l’acqua assume un ruolo ancora più importante per mantenere il proprio benessere psico-fisico messo in difficoltà dalle condizioni climatiche e dagli sbalzi di temperatura. Una buona abitudine è dunque quella di bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno, quantità da aumentare in caso di attività fisica”.
1) Al mare. In spiaggia, la pelle è protagonista delle nostre attenzioni: tra creme protettive e doposole, fortunatamente, sono sempre meno coloro che dimenticano di applicare uno schermo solare. Per la salute della pelle e di tutto l’organismo, però, altrettanta attenzione non viene prestata alla quantità di acqua che viene assunta in spiaggia, dimenticando che sotto i raggi solari il nostro organismo è messo a dura prova. Complice il caldo e la pigrizia, si tende a bere troppo poco: una bottiglia d’acqua rappresenta un peso nella borsa da mare, un peso che è però molto prezioso per la nostra salute. “Basta, infatti, un innalzamento di soli 2 gradi o condizioni ambientali di scarsa ventilazione e tassi di umidità elevati – prosegue Solimene – per determinare importanti perdite di liquidi che vanno reintegrati bevendo costantemente nell’arco dell’intera giornata”. Una buona abitudine è dunque quella di avere sempre a disposizione una bottiglietta/borraccia di acqua e fare regolarmente delle “pause-idratazione”.
2) In montagna. Per chi si dedica a lunghe e piacevoli passeggiate lungo i sentieri montani, è altrettanto importante assicurarsi di poter assumere una giusta quantità d’acqua. Anche se le temperature non sono torride, è opportuno, quando si fa qualsiasi tipo di attività fisica, bere prima, durante e dopo lo sforzo, senza aspettare lo stimolo della sete, che rappresenta uno dei primi sintomi di disidratazione. Attraverso la sudorazione infatti si disperdono liquidi e sali minerali, con la conseguente necessità di un rapido reintegro per permettere una corretta contrazione muscolare e prevenire la comparsa di crampi.
3) In città. Le persone che rimangono in città, con passaggi da ambienti caldi a luoghi climatizzati, possono risentire negativamente degli sbalzi di temperatura. L’aria condizionata – nonostante ci permette di sudare di meno – può comunque accelerare la disidratazione: anche se non ce ne rendiamo conto la climatizzazione infatti toglie umidità dagli ambienti che frequentiamo rendendoli più secchi. A risentirne è il benessere delle vie respiratorie che hanno un costante bisogno di mantenersi idratate per proteggere l’epitelio e favorire l’attivazione dei naturali meccanismi di difesa.