Estate (e non solo): come scegliere l’antifurto giusto dal digitale al fai-da-te

14 Ago 2019 10:37 - di Redazione

Partire senza la paura di trovare l’abitazione svaligiata. Ma anche restare e vivere tranquilli. L’estate è il periodo in cui si teme maggiormente il pericolo di subire dei furti a casa. Per questo, l’Unione nazionale consumatori, in collaborazione con QualeScegliere.it, ha realizzato un contributo su come funziona un impianto antifurto e quali sono le opzioni più comuni e convenienti. Se fino a qualche anno fa l’installazione di un impianto antifurto richiedeva investimenti molto consistenti e l’intervento di un professionista, oggi le nuove tecnologie ci permettono una flessibilità maggiore nella messa in sicurezza delle abitazioni. I componenti fondamentali di un antifurto sono almeno cinque, e comprendono una centralina, tramite cui è possibile gestire l’impianto, dei sensori in grado di rilevare alcuni parametri ambientali che indicano un’intrusione, gli allarmi (anche detti attuatori), dei combinatori gsm, tramite cui è possibile informare un servizio di sicurezza prescelto oppure inviare un allarme sul telefono del proprietario dell’abitazione, e infine un tastierino integrato nella centralina o una chiavetta magnetica che permette di attivare o disattivare l’impianto. Chi volesse poi aumentare ulteriormente il livello di sorveglianza può aggiungere delle apposite telecamere, sia all’interno sia all’esterno della casa. La tipologia dell’impianto va scelta in base a diversi parametri, primo tra tutti l’investimento che si è disposti a fare, non solo per l’acquisto dei dispositivi necessari, ma anche per la loro installazione (è consigliabile verificare sempre se sia possibile beneficiare di eventuali detrazioni fiscali).

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi