Elezioni anticipate? Zingaretti deve far votare anche per la regione Lazio
Lazio, Italia…
Se quello che sta succedendo in politica ha un approdo serio, è evidente che si deve andare a votare. Una soluzione ostile all’espressione del voto popolare in caso di caduta del governo Conte sarebbe davvero indigesta.
E se si vota per il Parlamento non c’è dubbio che si debba contestualmente tornare alle urne anche per la regione Lazio. Zingaretti ne è solo il presidente e non il signore e padrone.
Decide il popolo, non Zingaretti
È necessario – ahimè persino alla vigilia di Ferragosto – mettere in chiaro che Zingaretti ha il dovere di farci votare con le politiche. Non può pensare di fare il segretario del Pd, il parlamentare nazionale (a meno che non si voglia candidare…) e il presidente uscente per chissà quanti mesi prima di far votare per la nuova regione. È un dovere di decenza chiarire subito che lo scioglimento sarà contestuale a quello del Parlamento per votare assieme o comunque quasi in contemporanea. Sarebbe gravissimo restare appesi alle decisioni di Zingaretti: se sceglie di candidarsi a fare il deputato o il senatore, deve sloggiare.
Il centrodestra scelga presto e bene
Il centrodestra, dal canto suo, si attrezzi velocemente e scelga chi può fare bene il presidente della Regione Lazio. Noi sappiamo bene che cosa voglia dire: e speriamo di non dover assistere alla fiera delle vanità e delle autocandidature. Se potessimo dare un consiglio, si scelga chi in regione già ci ha lavorato nei diversi ruoli (non da governatore…). Perché non si può più improvvisare.
Restituire la sanità ai cittadini; ridare il lavoro alle imprese; garantire risorse e diritti al territorio. Il Lazio deve tornare a crescere seriamente senza affidarsi all’improvvisazione. Non è solo una questione di bandierine di partito, ma di offrire la certezza del buongoverno. Serve qualcuno indisponibile ai troppi compromessi imposti da chi vuole comandare al posto di chi è stato eletto per farlo. Famo a capisse…