Edda Negri Mussolini: “Facebook censura senza motivo, ora basta”. E inizia la battaglia legale
Edda Negri Mussolini, la nipote di Benito Mussolini ed ex sindaco di Gemmano, nel Riminese, è furiosa con Facebook per averla disabilitata dal social: e ha inviato un messaggio Pec – ossia di Posta Elettronica Certificata – alla sezione italiana di Facebook per chiedere che il vecchio profilo sul popolare social network di Edda Negri Mussolini venga riattivato dopo essere stato disabilitato, nei giorni scorsi alla luce di un post, dello scorso 29 luglio in cui era stato scritto “29 luglio buon compleanno nonno”. Ne dà notizia l’agenzia Ansa, dopo che la stessa Negri Mussolini ha incaricato un legale di seguirla nella sfida al colosso del Web. “Il 29 luglio – spiega raggiunta al telefono dall’Ansa – ho scritto sul mio profilo Facebook buon compleanno nonno. Non ho scritto altro, non ho inneggiato al fascismo. Il post è stato bloccato per 24 ore, poi il profilo è stato disabilitato. Su quel profilo avevo più di 7.000 persone che mi seguivano, diverse persone mi hanno espresso solidarietà e sono state bloccate. Quindi – dice – questa non è una battaglia solo mia. Non è stata data nessuna motivazione alla cancellazione, non so perché il profilo sia stato chiuso. Per aver fatto gli auguri a mio nonno? Vorrei sapere almeno la motivazione”. Negri Mussolini rende noto che intanto ha aperto una nuova pagina. “Non è stata data nessuna motivazione alla cancellazione – insiste Negri Mussolini – vediamo ora cosa accadrà, hanno 15 giorni di tempo. Non è solo una mia battaglia ma è una battaglia per tutti noi”. L’agenzia riporta anche il messaggio del legale di Edda Negri Mussolini: “Ringrazio Edda Negri Mussolini per la fiducia – scrive il legale – Il suo coraggio e determinazione nel volersi opporre alla censura arbitraria e illegittima di Facebook saranno fondamentali per questa battaglia di libertà e legalità che riguarda tantissime persone vittime in questi anni di veri e propri soprusi politici da parte del colosso americano”. Speriamo che sia la volta buova, perché Facebook ogni giorno disabilita moltissime pagine e censura miglaia di messaggi perché ritenuti non conformi ai suoi soggettivi standard.
E se tento di denunciare commentari violenti e preconcettuosi dei sinistri ecco che Twitter o Falcebook mi ringraziano, si dispiacciono per l’inconveniente ma mi avvisano che il post in questione non viola nessuna norma… Sistematicamente!