Di Maio “rivela” i contatti con Salvini, annuncia l’intesa con il Pd (ma balbetta sul perché)

28 Ago 2019 19:31 - di Redazione

Non rinnega il lavoro fatto con la Lega. Ringrazia Salvini per averlo proposto come premier. Ma – dice Di Maio dopo l’incontro al Colle – l’intesa la fa con il Pd. Dice tutto chiaramente, tranne le vere motivazioni che portano i Cinquestelle a contrarre matrimonio con i dem. È lì che il discorso si indebolisce. È lì che appare in difficoltà. Sostiene che il Movimento è post-ideologico, al di là delle categorie destra-sinistra. Poco, troppo poco per giustificare l’accordo con quello che definiva il Partito di Bibbiano. L’unico motivo che si evince è il secondo incarico a Conte. Il leader pentastellato consegna tutto proprio nelle mani del premier uscente e non si tira indietro. Soprattutto sull’incarico che si aspetta (e che il Pd non vuole dargli).

«Abbiamo detto al Presidente della Repubblica che il M5S non si sottrarrà alle proprie responsabilità», afferma Di Maio.  «Abbiamo preso degli impegni con gli italiani come quello di evitare l’aumento dell’Iva a fine anno. Ebbene, costi quel che costi, questi impegni vogliamo mantenerli». Il Pd?  «Siamo sempre stati un Movimento post-ideologico, siamo convinti che non esistano soluzioni di destra o di sinistra ma semplicemente soluzioni». E ancora: «Uno dei grandi interpreti di questo “nuovo umanesimo”, come ama definirlo lui stesso, è stato Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio indicato dal Movimento 5 Stelle a giugno del 2018. Un uomo di grande coraggio, che ha dimostrato di voler servire il Paese con spirito disinteressato e di abnegazione». Tutte frasi scontate, quasi di rito.

Il ruolo di Conte «ci fa sentire garantiti sulle politiche che intendiamo portare avanti come Movimento 5 Stelle. Abbiamo degli obiettivi da realizzare e il nostro programma è sempre lo stesso, quello che hanno votato 11 milioni di italiani. Abbiamo iniziato un lavoro il 4 marzo del 2018 e vogliamo portarlo a termine. Non scapperemo, noi, dalle promesse fatte agli italiani».

«Vorrei comunicare all’opinione pubblica una cosa: la Lega mi ha informato in questi giorni di voler proporre me come presidente del Consiglio, per riproporre un governo con il Movimento 5 Stelle. E mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio, con sincerità. Ma a me interessa il meglio per il Paese e non il meglio per me stesso». E aggiunge: «Non rinnego il lavoro fatto con la Lega». Poco per placare la rabbia dei militanti grillini, in rivolta per l’unione con il Pd, Un’unione indigesta.

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