De Magistris contro tutti. Oggi ce l’ha con Di Maio: il suo capolavoro? «Riesumare Renzi»
Non è chiaro se la colpa di tanta e tale confusione sia da attribuire al caldo afoso che l’anticiclone africano sta imponendo al nostro Paese, ma una cosa è certo: il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, comincia ad accusare il colpo. La crisi di governo che sulle prime lo ha mandato in brodo di giuggiole sta creando confusione in molti dei dem desiderosi di venirve a capo, e tra i tanti, sembra proprio non sottrarsi al confronti il primo cittadino di Napoli: con una prima, controindicazione importante: vede nemici, sconfessa avversari, attacca sodali e antagonisti che però, stando ai suoi post e alle sue dichiarazioni, sembrano cambiare repentinamente volto e nome ogni 24 ore. Tanto che, se il rivale di sempre resta il vicepremier del Carroccio, Matteo Salvini, gli alleati e gli oppositori possibili si alternano vicendevolmente al ritmo della pubblicazione di un post su Facebook.
De Magistris in preda al delirio di onnipotenza?
E così, se solo il 12 agosto, De Magistris irrompeva sulla torrida scena estiva con un sensazionale «ci candidiamo alle politiche contro l’armata di Salvini», annunciava tempestivo il sindaco anticipando ufficialmente la candidatura del suo movimento DemA alle politiche in caso di scioglimento delle Camere. Di più: con toni trionfalistici e slancio attivista, sempre nello stesso post l’ex magistrato insisteva: «Devono scendere in campo persone coerenti e credibili e programmi forti, chiari ed attuabili, in grado di unire il Paese, nelle sue differenze. Si deve costruire un fronte popolare democratico di liberazione, una coalizione civica nazionale che possa finalmente puntare, dopo oltre 70 anni, all’attuazione della Costituzione. Questa è la sfida». Una sfida, verrebbe da pensare, da combattere al fianco di chi persegue lo stesso obiettivo: e invece no. tanto che, solo 24 ore dopo, aggiustando il tiro, sempre sui social dichiarava: «Sto già lavorando per costruire quella rete di convergenze collettive e individuali necessarie per battere soprattutto il “salvinismo” imperante, che rischia di portare il Paese nel baratro dell’autoritarismo, dell’oscurantismo e la disgregazione dell’architrave costituzionale, ma anche per contrastare operazioni di revisionismo, di minestre riscaldate che già abbiamo visto».
«Il capolavoro di Di Maio: riesumare Matteo Renzi»…
Porte aperte alla sinistra, dunque? Trattative in corso con i falchi pentastellati? Macché… Solo contro tutti e tutto, il sindaco Luigi de Magistris, in un nuovo post su Facebook, dopo aver attaccato di nuovo l’ultimo esecutivo in carica, si scaglia contro Di Maio e contro Renzi e scrive: «Dopo il “capolavoro politico” che ha permesso a Salvini di passare “dal 17% dei consensi a quasi il 40%”, si ipotizza “un nuovo matrimonio, tra Cinque Stelle e Pd”. Così – posta convinto il primo cittadino napoletano – passeremo al secondo capolavoro politico di Di Maio, quello di riesumare Matteo Renzi. Dal vangelo Cinque Stelle, il secondo Matteo».
In Italia mancavano solo i morti viventi!!!!!