Continua il pressing della Lega su Di Maio: “Se sigli il patto col Pd sei finito”
La Lega riordina le idee, dopo il colpo del premier Conte, che da Biarritz, dichiara come la stagione politica con il partito del ministro dell’Interno “è chiusa” e che per lui “non si potrà più riaprire”. Immediata la replica degli esponenti del Carroccio, che gli replicano di essere passato dalla politica dei porti chiusi alle aperture boldriniane, «in meno di una settimana».
Quello che la Lega (ufficialmente) non dice
Ma dietro le dichiarazioni di guerra di facciata, subito dopo fonti autorevoli, vicine al leader, sottolineano come quella di Conte sia «una posizione personale» e che quindi il pressing a tutto campo, messo in campo da Matteo Salvini, per ritornare ad una alleanza M5S-Lega, che scongiuri l’intesa tra M5S e Pd, non si fermerà. Nella Lega sono in tanti a essere convinti che una piccola scommessa sul clamoroso dietrofront, sul ritorno all’esecutivo gialloverde, si può pure fare. Anzi: si deve fare. E, a quanto si apprende, il dialogo tra ex alleati è tuttora in piedi.
Continua la trattativa per un bis del governo gialloverde
Più di una conferma arrivano da ambienti vicini al Carroccio. «Salvini farà di tutto pur di evitare il ritorno del Pd al governo. E credo sia anche disposto veramente ad offrire la presidenza del Consiglio a Di Maio per far ripartire un nuovo governo gialloverde». Nelle parole del professore Paolo Becchi, da sempre vicino al Carroccio, il secondo forno per il M5s resta ancora aperto. Intervistato dal Sussidiario, Becchi si dice sicuro che ci siano ancora margini di trattativa. «E per una ragione molto semplice: se il M5s si allea col Pd è finito. Mentre un nuovo governo guidato da Di Maio potrebbe rilanciarlo. Alla luce del sole c’è la trattativa di M5s con il Pd, ma dietro le quinte c’è sempre anche la Lega. Voglio pensare che non sia fuori dai giochi». Insomma, il governo gialloverde “si può rifare”, dice una fonte molto autorevole vicina a Salvini, mentre qualcuno assicura che anche da oltreoceano, gli americani, vedrebbero meglio un ritorno al governo gialloverde.