Coniugi narcotizzati e rapinati: l’arrestato doveva scontare 20 anni ma era ai domiciliari
Svolta sul caso dei coniugi narcotizzati e rapinati. Gli investigatori della polizia hanno fortissimi sospetti su un uomo. Sarebbe uno degli autori della violenta rapina in villa messa a segno lo scorso inverno ai danni di due noti medici. Dopo mesi di indagini condotte dalla Squadra mobile, le manette sono scattate ai polsi di Francesco Paolo Cammareri. Pluripregiudicato con precedenti per delitti conto il patrimonio, la persona e in materia di stupefacenti. Gli agenti hanno dato esecuzione all’ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Trapani.
La vicenda dei coniugi narcotizzati e rapinati
La notte dello scorso 21 gennaio in quattro, con il volto coperto e delle luci da speleologo sul capo, fecero irruzione nella villa in via Europa di Casa Santa. Sorpresero marito e moglie nel sonno nella camera da letto e, sotto la minaccia di una pistola, intimarono loro di consegnare gioielli e denaro. Prima hanno narcotizzato la donna e con alcune fascette le legarono polsi e caviglie. Con il marito scesero al piano di sotto alla ricerca del caveau. Dopo aver forzato la cassaforte, portarono via circa 30mila euro in contanti e preziosi per un valore di circa un milione di euro, oltre a una “Smith & Wesson” calibro 32 a tamburo con cinque proiettili, custodita nel comodino della camera da letto.
Durante il sopralluogo nella villa subito dopo il raid gli investigatori raccolsero i resti di una sigaretta e una delle fascette utilizzate per immobilizzare la donna. Elementi che si sono rivelati fondamentali per le indagini. Grazie all’estrazione del Dna, infatti, gli agenti sono riusciti a identificare Cammareri. L’uomo con diversi precedenti alle spalle era stato condannato alla pena complessiva di 20 anni di reclusione che, a causa di un problema di salute, stava espiando in regime di detenzione domiciliare. Dopo le formalità di rito, per lui si sono spalancate le porte del carcere.