Colpo di calore, come intervenire. Più a rischio sono ipertesi, bambini e anziani
Il colpo di calore è la conseguenza più grave che può derivare dall’incremento anomalo della temperatura dell’organismo. In questa condizione è fondamentale intervenire il prima possibile per bloccare aumento ulteriori incrementi della temperatura che risulterebbero fatali. Intervenire per tempo è fondamentale per evitare gravi complicazioni a livello di organi come il cervello, il cuore, i reni e i muscoli.
Quando il termometro supera i 30 gradi e l’umidità è elevata «aumentano i rischi di incappare appunto nel colpo di calore. E il pericolo maggiore riguarda ipertesi e anziani fragili, che hanno più difficoltà di termoregolazione». Ad affermarlo all’Adnkronos Salute è Nicola Di Daniele, ordinario di Medicina interna e direttore del Dipartimento di Scienze mediche del Policlinico Tor Vergata di Roma, che – in vista della prossima ondata di caldo – invita a non sottovalutare i primi sintomi “spia”. «Un improvviso malessere, cefalea e brividi – precisa l’esperto – cui segue la febbre alta, anche sopra i 40 gradi».
«È importante, ai primissimi sintomi, spostare il paziente in un ambiente fresco e ventilato, idratarlo e cercare di abbassare la temperatura corporea,