Calcio, il patron dello Schalke 04 sospeso per le frasi razziste sugli africani
Frasi razziste, che avevano come obiettivo gli africani. Il presidente del consiglio di sorveglianza dello Schalke 04, Clemens Toennies, è stato sospeso per tre mesi dal consiglio d’onore del suo stesso club. Toennies è finito sotto accusa per alcune frasi a sfondo razzista pronunciate alcuni giorni fa. Secondo il consiglio d’onore del club, che lo ha ascoltato in un’audizione, il 63enne Toennis è reo di avere «violato il principio di non discriminazione sancito dallo statuto» del club di Gelsenkirchen. Il dirigente ha ammesso la sua responsabilità e «ha nuovamente espresso il suo rammarico» per le frasi pronunciate.
Le frasi razziste pronunciate da Toennies
Nel suo discorso durante una festa operaia a Paderborn, Toennies ha affermato che «invece di aumentare le tasse, dovremmo piuttosto finanziare 20 centrali elettriche in Africa ogni anno, così gli africani smetterebbero di abbattere gli alberi e produrre bambini quando fa buio». Il caso sarà esaminato anche dalla commissione etica della Federcalcio tedesca (Dfb) in una riunione in programma a metà mese. In un clima già molto teso in Germania, le frasi razziste sono state criticate duramente da numerosi esponenti di politica e sport. «Scioccato» per queste «deplorevoli parole» si è detto Cacau, ex-attaccante brasiliano di colore naturalizzato tedesco nella sua veste di Incaricato per l’integrazione della Dfb, Federcalcio tedesca, riferisce la Dpa.