Anche la Boschi ha cambiato idea: non vuole le urne. Ha saputo che non sarà ricandidata

11 Ago 2019 18:25 - di Monica Pucci

Dietro il braccio di ferro in atto nel Pd tra Luca Zingaretti e Matteo Renzi, sull’inciucio col M5S o l’immediato ritorno alle urne, tutti sanno che si sta consumando una battaglia sull’epurazione renziana del partito. Il Matteo fiorentino è arroccato nella difesa dei suoi parlamentari eletti, il segretario romano vuole invece liberarsene in fretta e riequlibrare, anche in Parlamento, i rapporti di forze all’interno del partito come da congresso. In caso di elezioni, secondo quanto riporta il sito Dagospia, Renzi avrebbe già saputo che Maria Elena Boschi, insieme con una serie di suoi fedelissimi, non sarà ricandidata. E questo è un altro, buon motivo, per bloccare il Pd sul voto. La diretta interessata, del resto, è passata come Renzi da dichiarazioni di guerra contro i grillini, a possibili aperture politiche “in nome dell’interesse nazionale”. Proprio lei che contro il M5S aveva lanciato fuoco e fiamme…

Proprio ieri, a Reggio Emilia, ha rilasciato dichiarazioni sibilline ai giornali locali. “Sono contenta che questo governo finisca, il peggiore della storia repubblicana. Ha aumentato le tasse, ridotto le pensioni, ci ha portato alla crescita zero, a lacerazioni nel tessuto sociale”, ha detto Maria Elena Boschi a Reggionline. Poi la Boschi va sulle posizioni di Renzi, contrario al voto immediato.  “Non possiamo assecondare i capricci di Salvini che vorrebbe decidere i tempi del voto al posto del Presidente della Repubblica, quando convocare le Camere e fare la campagna elettorale coi voli di Stato perché ministro dell’Interno”. Dunque, meglio non votare, anche se Zingaretti vuole le urne: siamo alla vigilia di una scissione nel Pd? “Non è all’ordine del giorno, il nostro impegno è nel Pd, che deve essere unito nel discutere la mozione di sfiducia”. Ma intanto, nel dubbio, meglio tenersi la poltrona.

Commenti

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  • giovanni vuolo 12 Agosto 2019

    Ho il sospetto che l’inversione d’opinione” della Boschi, indipendentemente dalla mancata ricandidatura, sia stranamente legata al repentino cambio di rotta dell'”amato” Matteo (Renzi, s’intende).
    Lo stesso Renzi conferma di essere espressione infima della politica, sempre pronto a smentire clamorosamente quello che predicava ed affermava solennemente il giorno prima. Anche adesso infatti, fino ad ieri escludeva categoricamente qualsivoglia possibilità di alleanza coi 5S ma,caduto il governo, fa clamorosa inversione ad U.
    E si rivede lo stesso, squallido personaggio, che dava una pacca sulle spalle a Letta, dicendogli di stare “sereno” !!!!!
    Per i grillini poi, il vocabolario della lingua italiana non annovera un lemma che possa ben rappresentarne
    Il giudizio. Quegli stessi che urlavano e si dimenavano per abbattere il sistema, oggi sono incollati ad un poltrona d’oro con colla di pece, e proprio non la vogliono abbandonare, anche a costo di distruggere il movimento stesso: ma tant’è, il motto di ognuno di loro sembra essere :….. dopo di me, il diluvio…..,
    Speriamo solo che la democrazia sopravviva, perché si stanno delineando netti i contorni di un vero e proprio colpo di Stato. Come altro definire infatti il Governo di quella che ormai è una minoranza certificata nel Paese?