Alessia Morani contro Calenda: “Che viene a fare alle festa dell’Unità?”
Polemiche social su Carlo Calenda perché, da neodimissionario Pd, sarà ospite di diverse feste de l‘Unità. E la prima a scagliare il sasso su Twitter è stata Alessia Morani. «Leggo che Calenda fonderà un suo partito. Assolutamente legittimo. Mi chiedo, però, se è corretto che venga alle nostre feste e che utilizzi le nostre iniziative come lancio della sua nuova forza politica. È una questione di rispetto e di coerenza», ha twittato la deputata dem.
Alessia Morani protesta, Calenda replica
Replica del diretto interessato a stretto giro: «Cara Alessia, avevo disdetto la presenza a tutte le feste. Mi hanno chiesto di andare comunque. Ma se lo ritenete inopportuno non ho problemi a cancellare. Parto alle 16 per Ancona. Fatemelo sapere prima». A sostegno dell’ex ministro twitta Irene Tinagli. «Confermo: sono una delle persone che ha insistito perché non cancellasse. Nel Pd ci sono migliaia di elettori che hanno bisogno di incontrarlo e confrontarsi con lui. Trovo corretto e coraggioso che Carlo abbia deciso di incontrarli in un momento difficile non solo per lui».
L’ex ministro: “Per me si apre un percorso complicato”
«Ho ben presente il rischio. Per me si apre un percorso complicatissimo e confesso di non avere alcun piano dettagliato pronto. Sono ancora scosso dall’addio al Pd e la prima cosa che farò sarà di andare nelle Feste dell’Unità a spiegare la scelta agli elettori che mi hanno mandato nell’Europarlamento». Lo dice Carlo Calenda, in un’intervista a La Repubblica. «Qui -aggiunge- non si tratta di moderatismo di centro o di elettori liberal democratici. Io penso agli italiani seri che lavorano, che faticano, e che chiedono una rappresentanza politica costruita sulla competenza, sulla capacità di dare risposte a questioni complesse». Assaltato dai giornalisti fuori da Montecitorio il giorno dopo le sue dimissioni dal Pd, Carlo Calenda alla domanda “Dove sta andando?” Ha risposto «Vado a tagliarmi i capelli». Un simpatico siparietto dopo che ha ribadito il suo dolore per la scelta di lasciare il partito.
Costei deve ringraziare i suoi compagni giustizialisti all’impronta altrimenti non so cosa le direi, è giorni che si comporta come un fedele pasdaran della rivoluzione bolscevica: ne ha per tutti, prima esigeva che Salvini si dimettesse subito, pur non avendolo nominato lei, poi se l’è presa con i Presidenti della Commissioni e ora con Calenda, rancorosa, odiatrice, quando la vedo in TV cambio canale, ho un telecomando che eslcude la7 TeleKabul privata del mandrogno paraninfo.