Addio a Pino Conte, una vita silenziosa al servizio del Msi e grande signore d’altri tempi

15 Ago 2019 19:56 - di Antonio Pannullo

Ci ha lasciati Pino Conte, per decenni apprezzato e insostituibile dipendente del Movimento Sociale Italiano e ascoltato consigliere dei vertici del partito a cominciare da Giorgio Almirante, che ricorreva a lui ogniqualvolta avesse bisogno di un consiglio per quanto riguardava le complesse leggi elettorali di questo Paese. Pino Conte infatti era uno dei massimi esperti italiani di questo complicato settore, stimato anche dal famoso prefetto Claudio Gelati che per anni diresse l’ufficio elettorale del Viminale. Pino per anni è stato una figura di riferimento nel Msi: ha occupato con grande competenza, pari solo alla sua umiltà e spirito di servizio, importanti incarichi nei vari uffici del partito, dalla diffusione alla propaganda all’ufficio elettorale: conosceva a menadito tutte le leggi in materia, tanto che quando nacque il Popolo delle Libertà, dall’unione tra Alleanza nazionale e Forza Italia, nel 2009, quanto Pino era già in pensione da parecchi anni, al momento di presentare le liste fu richiamato in servizio proprio lui per sbrogliare la matassa di cui nessuno capiva nulla. E lui, come al solito, se la cavò egregiamente facendo il suo dovere come sempre. Due lauree, di cui una in Economia Commercio, era il massimo esperto contabile del partito, ma non per questo aveva messo su arie: anzi, faceva a tutti la dichiarazione dei redditi, dava consigli, aiutava come poteva con la sua grande competenza. Pino, oggi lo si può dire, ha sempre fatto del bene a chi ne aveva davvero bisogno, ma non lo disse mai. Lavorava dieci o dodici ore al giorno, e spesso portava anche il lavoro a casa, senza mai pretendere nulla.

Nato nel maggio del 1937, era cresciuto alla scuola della sezione del Msi del Prenestino, una sezione che faceva delle battaglie sociali la sua ragione di vita, custode della memoria del fascismo e della Repubblica Sociale: era la sezione di Donato Lamorte (con cui Pino rimase amico tutta la vita), Ignazio Di Minica, Alberto Pompei, Enrico Cannone, Gianfranco Rosci, Angelino Rossi, Benito Condemi, Matteo Petrone, Carlo Aliverinini, Enzo Maria Dantini, Alberto Tani, Claudio Santellani, Daniele Rossi, e poi in tempi più recenti Massimo Magliaro, Lodovico Pace, Gigi D’Addio, Raoul Tebaldi, Walter Benvenuti, Volantino, Vittorio Sbardella e tutti quei fantastici attivisti della palestra di via Rivera e centinaia e centinaia di altri che passarono per questa storica sezione intitolata alla Medaglia d’Oro Francesco Maria Barracu. Tornando a Pino Conte, era tanto serio e professionale sul lavoro quanto scherzoso e disponibile e compagnone con gli amici, dai quali era indistintamente amato e benvoluto: ci piace ricordare tra gli altri i suoi colleghi con cui lavorò, da Franco Montemurro, scomparso di recente e che compare con lui nella foto che pubblichiamo insieme con Silvia Masetti, preziosa collaboratrice del Ctim di Mirko Tremaglia, a Luciano Dottori, a Nicoletta Grossi, a Roberta Carnello (che ci ha fornito la foto), a Mauro Desideri e ai tanti dipendenti del partito che si sono avvicendati negli anni. Ma Pino era sempre lì: impeccabilmente in giacca e cravatta, distinto, signorile, disponibile, sempre pronto a spiegare le cose a chi ne sapeva meno di lui, ossia a tutti. Non abbastanza apprezzato per quanto valeva, anche a causa della sua modestia e della sua riservatezza, ma soprattutto della sua continua disponibilità a risolvere i problemi di tutti e in primo luogo del partito in cui credeva e che era la sua ragione di vita: sì, perché Pino Conte era un Camerata nel senso più nobile che noi diamo a questo termine forse oggi desueto. Se ne è andato con discrezione, com’era nel suo stile, lasciando la moglie Pina e tre figlie, a cui vanno le condoglianze più profonde del Secolo d’Italia e della Fondazione Alleanza Nazionale, che lo rimpiangono sempre. Era di questo stampo che erano fatti gli uomini e le donne del Movimento Sociale.

Per chi volesse salutare un’ultima volta Pino Conte, le esequie si terranno domani 16 agosto alle ore 11,30 in via Augusto Lupi, nella chiesa Santa Maria Regina Mundi nel pressi di via Casilina a Roma.

Commenti

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  • Maddalena Peverini 16 Agosto 2019

    Io ricordo con affetto e ammirazione Pino Conte, amico e collega nei miei bellissimi anni di collaborazione nel Movimento Sociale Italiano.
    Un gran signore, persona delicata e gentile, sempre disponibile. Un grande dolore, la sua scomparsa
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