30 anni dalla morte di Scirea. Il ricordo sulle note di “Mi chiamo Gaetano”
Sono trent’anni che non c’è più Gaetano Scirea. Un campione, ma soprattutto un grande uomo. Uno dei più forti giocatori della storia della Juventus e della Nazionale italiana con cui si laureò campione del mondo nel 1982. Morì in un incidente stradale il 3 settembre del 1989. Si trovava in Polonia nella veste di vice-allenatore della Juventus di Dino Zoff, ruolo assunto subito dopo la conclusione della sua carriera agonistica, per studiare da vicino il Górnic Zabrze, squadra che i bianconeri avrebbero dovuto affrontare nella fase iniziale della Coppa Uefa. L’auto sulla quale viaggiava per raggiungere l’aeroporto e rientrare a Torino prese fuoco, dopo un terribile scontro che non gli lasciò scampo.
In tanti lo hanno ricordato, anno dopo anno. Stavolta in musica. Da martedì 3 settembre, infatti, sarà in radio, disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download Mi chiamo Gaetano (Incipit Records/Egea), il brano del compositore, autore e sceneggiatore Giuseppe Fulchieri, dedicato all’indimenticato campione della Juventus. La metà dei proventi ricavati dalla vendita del brano sarà destinata alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus per sostenere l’Istituto di Candiolo, centro internazionale di ricerca e cura in ambito oncologico.
Prodotto da Ettore Caretta, con la produzione artistica di Alberto Tafuri, Mi chiamo Gaetano è un omaggio dell’autore al fuoriclasse