Zingaretti attacca la Raggi sui rifiuti, Barillari (M5S) lo incalza sulla sanità

6 Lug 2019 9:51 - di Alberto Mariani
Continua la sfida. Visto che Zingaretti attacca la Raggi sui rifiuti, la replica del Cinquestelle Barillari è sulla sanità, riproponendo dieci domande a cui il governatore del Lazio non risponde. Eccole.
1) Perchè hai mentito a tutti i cittadini del Lazio, promettendo nel lontano 2017 grazie all’appoggio strumentale dell’ex ministro alla sanità Beatrice Lorenzin, l’uscita dal commissariamento della sanità per il 31/12/2018, e ad oggi siamo ancora commissariati con un sistema sanitario in forte instabilità contabile e finanziaria? Come giustifichi il buco di 1 miliardo di euro del “fondo di dotazione” nascosto sotto il tappeto fin dal 2012, che potrebbe nel caso peggiore riportarci dritti in fondo al tunnel del commissariamento della sanita’?
2) Come mai i pronto soccorso di tutti gli ospedali del Lazio sono ancora intasati con file di anziani e malati cronici, per un’emergenza che risale al 2013, e in 6 anni non sei stato in grado di far funzionare le tanto annunciate “casette della salute”, promesse 48 e realizzate circa 12, spendendo oltre 40 milioni di euro di soldi pubblici? Come mai non si è investito nulla sulla prevenzione, sui servizi territoriali e ancora dopo tutti questi anni non sono ancora stati avviati i servizi di sanità digitale (per primo il Fascicolo Sanitario Elettronico) e di assistenza domiciliare?

Nessun risultato sulle liste d’attesa

3) Per quale motivo hai buttato via ben 22 milioni di euro per abbattere le liste di attesa e questo spreco di denaro pubblico dopo 6 anni non ha portato ad alcun risultato, poiche’ per una visita in una qualsiasi struttura pubblica si arriva anche ad aspettare oltre 1 anno, mentre nella struttura privata sotto casa, pagando di tasca propria l’intramoenia, si trova posto il giorno dopo?
4) Perchè oltre ad essere stata una delle prime Regioni che stava introducendo l’assurdo e ingiustificato obbligo vaccinale privando i bambini del diritto di andare a scuola, anticipando di molti mesi quello che sarebbe stato imposto in Parlamento come Decreto Lorenzin, ora, nell’aprile 2019 ci riprovi nella Regione Lazio con una nuova legge regionale che vuole estendere l’obbligo fino a 14 anni (ben sapendo che il Governo impugnerà questa legge del Lazio perché illegittima) e forzando il conflitto Stato-Regioni per aver legiferato su una norma attualmente in discussione in Parlamento (ddl 770)?

Abbandonate le lavoratrici dei Cup

5) Come mai non hai mosso un dito per salvare il futuro e la dignita’ delle 2000 lavoratrici precarie CUP, ricattate da aziende private senza scrupoli ad accettare in un illegittimo cambio appalto dei vergognosi contratti precari da 600 euro, con una perdita di oltre 200 euro al mese? Potevi dimostrare di avere ancora un briciolo di valori di “sinistra” salvando con una semplice firma la dignità di tutte queste lavoratrici precarie sfruttate, avviando un processo graduale di reinternalizzazione (che costa molto meno alla Regione e garantisce diritti ai lavoratori e maggiore qualità di assistenza ai pazienti) ma hai bocciato ogni proposta del M5S in tal senso. Perchè?
6) Perchè hai volutamente chiuso e poi lasciato per anni nel degrado e nella sporcizia gli ospedali Forlanini e San Giacomo di Roma, patrimoni architettonici e storici di enorme pregio, per poi nel caso del S.Giacomo svenderlo per quattro soldi a speculatori privati per farne parcheggi, un centro fitness e una palestra ? Svendere la sanità pubblica per fare vergognosamente “cassa” (e dimostrare che poi si rientra per finta dal pesantissimo debito sanitario accumulato dalla Regione Lazio) è contro ogni ideale di sinistra, non credi?

Spartizione degli incarichi per il Pd

7) Con quale coraggio hai permesso che il partito democratico occupasse politicamente ogni asl e ogni ospedale del Lazio, garantendo poltrone, consulenze, appalti, nomine di primari, trasferimenti ad hoc, promozioni e posizioni organizzative a operatori sanitari con la tessera del partito/sindacato in tasca, grazie alla connivenza dei direttori generali da te stesso scelti, nominati e autovalutati per gli “ottimi risultati raggiunti”?
8) Come mai in questi 6 anni nei quali sei stato Commissario ad Acta alla sanita’, con poteri straordinari, tutti gli ospedali pubblici del Lazio hanno subito tagli e visto degradare sempre piu’ la qualita’ dell’assistenza e la formazione del personale interno, mentre il budget dedicato alla sanità privata, cosi’ come il numero di posti letto, sono aumentati grazie all’accreditamento delle strutture private e alla mancanza assoluta di controlli da parte delle Asl? Riguardo la salute mentale ci sono punte di mancanza di personale (ma solo negli ospedali pubblici) fino al 79%, mettendo a rischio aree già socialmente degradate e fragili come Ostia e Tor bella monaca.

Il registro tumori non operativo

9) Per quale motivo la rete di emergenza pubblica, quella dell’Ares e delle ambulanze del 118, è stata anno dopo anno sempre piu’ privatizzata a vantaggio del far west di cooperative, misericordie e societa’ private che guadagnano dal servizio di ambulanze (chiamate a spot fuori convenzione) e che sfruttano volontari e sottopagano lavoratori senza formazione, senza diritti, senza uno stipendio dignitoso….e ad oggi, dopo tutti questi anni, non e’ mai stata avviata nessuna analisi per la reinternalizzazione graduale dei servizi di emergenza urgenza, fondamentali per il sistema sanitario pubblico regionale e per l’assistenza ai cittadini?
10) Come mai considerata la pericolosa crescita dei tumori sul territorio regionale e la mancanza assoluta di politiche sanitarie di prevenzione che limitino i fattori inquinanti, il Registro Tumori della Popolazione istituito nel 2015 grazie ad una legge del M5S, non è ancora pienamente operativo dopo ben 4 anni e i tutti i dati sulle cause dei tumori non sono ancora stati resi pubblici? Forse chi governa (temporaneamente) la Regione Lazio ha paura di mettere in relazione i fattori di rischio relativi alle patologie oncologiche, risalire alle vere cause dei tumori e poi essere costretti davvero a fare prevenzione?
“Risponderà Nicola Zingaretti?”, è la gustosa domanda finale di Barillari.

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