Violenza alle donne, governo boccia gli emendamenti di FdI. L’indignazione della Rauti (video)

17 Lug 2019 15:34 - di Adriana De Conto

Occasione persa. La rabbia è tanta. Il governo gialloverde ha impedito che sulla violenza di genere il Parlamento facesse un salto di qualità e che venissero ampliate le tutele e le garanzie delle vittime di violenza, donne e bambini. Attacca Isabella Rauti, senatrice di Fratelli d’Italia, la chiusura di M5S e Lega a una serie di emendamenti migliorativi presentati dal partito. Il suo intervento è veemente. «La normativa sul codice rosso rappresenta un passo in avanti nella battaglia e nel contrasto alla violenza di genere, ma Fratelli d’Italia avrebbe voluto maggiore incisività e severità. Abbiamo cercato di migliorare il testo attraverso una serie di emendamenti tesi ad ampliare i diritti delle vittime, ma l’atteggiamento di chiusura della maggioranza ha impedito un salto in avanti necessario per garantire certezza della pena e niente sconti. Evitando così alcune ‘sentenze al ribasso’ delle pene nei processi d’appello».

Isabella Rauti: «Il Codice rosso non basta»

Il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia al Senato, Isabella Rauti, nel corso del suo intervento in Aula ha poi argomentato. «Un’occasione persa – prosegue – in cui il Codice rosso rischia di diventare uno spot di M5S e Lega anche per l’assenza di risorse economiche (Art. 21 ‘invarianza finanziaria’), che renderanno difficile se non impossibile implementare la legge: dalla formazione specifica per le Forze dell’Ordine alla ricaduta sugli uffici delle Procure (la vittima dovrà essere ascoltata entro 3 giorni), perché se da un lato si accelerano le procedure e si inaspriscono le pene, dall’altro sarebbe stato indispensabile rafforzare gli organici».

«Si poteva e si doveva fare di più»

«La maggioranza sia consapevole che si poteva fare di più. E come il reddito di cittadinanza e la chiusura dei porti non sono riusciti a sconfiggere la povertà e il fenomeno degli sbarchi, così l’introduzione del codice rosso non basterà per affrontare la questione delle violenze sulle donne. Perché come ci ricorda anche la ‘Convenzione di Istanbul’ – conclude la Rauti – è necessario seguire tre direttive “Punire, Prevenire e Proteggere” ed il Codice rosso rappresenta uno strumento necessario ma non sufficiente».

In diretta dall’Aula del Senato, la discussione del ddl n. 1200 e connessi, in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere

Pubblicato da Isabella Rauti su Mercoledì 17 luglio 2019

Adriana De Conto

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *