Veneto, interrogazione di FdI: fare luce sul sistema degli affidi, non vogliamo un altro caso Bibbiano

10 Lug 2019 14:49 - di Redazione

In merito alla vicenda degli  affidi pilotati di minori che ha colpito il comune di Bibbiano (RE), oltre alla vicenda di cronaca del piccolo Marco di Verona, al centro di una disputa tra avvocati e servizi sociali che ha scosso le coscienze di tutti, il vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente di Fratelli d’Italia, Massimo Giorgetti ha presentato con la collega Elena Donazzan, un’interrogazione “per capire se ci possano essere casi analoghi in Veneto”.

“La Regione del Veneto – prosegue Giorgetti – sostiene l’affido familiare quale pratica finalizzata al sostegno dei minori e delle loro famiglie in difficoltà, riconoscendo a Comuni e Aziende ULSS, un contributo per il sostegno economico alle famiglie affidatarie.”

“E’ proprio per evitare – sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia – che teorie aberranti possano influenzare l’operato di chi deve decidere delle sorti dei minori o coni d’ombra, che interroghiamo la Giunta per capire se vi sono stati casi di evidenti criticità in Veneto rispetto all’istituto dell’affido. Se le misure poste in essere dalla Giunta Regionale, attraverso la predisposizione di apposite Linee Guida, vengano rispettate e quali strumenti di controllo siano stati attivati. Come nel caso del piccolo Marco di Verona dove,  alle spalle di un intricato sistema tra avvocati, servizi sociali e Tribunale, si trova un minore che soffre e che ha il diritto di crescere senza traumi, con persone care che sappiano dargli l’affetto che merita.”

“Inoltre – conclude Giorgetti – vogliamo conoscere se, per evitare pericolosi intrecci, siano state condotte attività di monitoraggio che prevedano la verifica dell’assenza di situazioni di conflitto di interesse tra dirigenti e/o personale riferibile ai Servizi sociali e persone affidatarie e soprattutto se venga garantito il rispetto delle corrette procedure amministrative per l’espletamento di bandi di gara per l’attribuzione di incarichi esterni o consulenze in materia di affidi. Tutto questo nell’interesse dei cittadini e dei minori perché non ci devono essere più episodi come Bibbiano e Forteto.”

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