Tra Parenzo e Fusaro è rissa continua: “Nazista”. “Tu abbai a comando” (video)
Tra David Parenzo e Diego Fusaro è rissa continua. L’ultimo scambio di insulti al calor bianco, è stato un crescendo rossiniano di epiteti. Il giornalista de La 7 ha definito il metodo del filosofo da “nazista”. La replica non si è fatta attendere e il conduttore de La Zanzara è finito travolto da una serie di contumelie.C’è chi ha titolato: “Fusaro asfalta Parenzo”. Titolo forse esagerato. Di certo, tra il giornalista e il filosofo, la battaglia è stata impari. Con Fusaro a maramaldeggiare contro il povero David.
Il terreno di scontro? Twitter. Da un cinguettio all’altro si è arrivati a insulti pesantissimi. Tra il giornalista e il filosofo non è la prima volta che la dialettica si trasforma in uno scambio di epiteti. L’ultima volta, su La 7, nel corso della trasmissione La gabbia, come è possibile vedere dal video che postiamo qui sotto.
Fusaro Parenzo: la rissa continua
Stavolta la guerra è stata innescata da una vignetta postata dal filosofo, commentata poi con la frase: “Il bieco operato del patronato cosmopolitico racchiuso in un’immagine”. Vignetta che non è piaciuta a Parenzo: “Sei davvero un bieco individuo. Hai usato gli stessi stereotipi della propaganda nazista degli anni 30. Sei una vergogna.Che schifo” ha replicato su Twitter. “Qual ragliare scomposto! Lei, amico mio, è vittima della neolingua orwelliana, che diffama come nazista chi lotta contro il colonialismo. Per lei sarebbe nazista financo Sankara. Lei è la catena debole del giornalismo italiano, le manca solo il cartello in fronte: il re è nudo”. Parenzo ricorre all’insulto più scontato: “Co…”. Da qui la contro-replica di Fusaro: “Amico mio, lei si scompone oltremodo. Non è ragliando che appare più intelligente. Si pulisca la bava percolante dalle labbra e non sia sì rannuvolato: per oggi, col suo abbaiare a comando, si è garantito l’osso quotidiano. Domani è un altro giorno, domani è un altro abbaiare”.
Quando un giornalista di parte se la prende con un filosofo a già perso in partenza
Grande Fusaro merita il titolo di cavaliere d’italia