Terroristi decapitano 6 “infedeli” nel Sinai. Il Cairo voleva nascondere la notizia
Sei civili sono stati uccisi in Egitto nel corso di un’imboscata nella penisola del Sinai lungo una strada ad ovest di al-Arish, capoluogo della provincia del Sinai del Nord. Altri tre civili sono stati sequestrati dagli aggressori che sono fuggiti nel deserto. Le sei persone uccise sono state decapitate. Dopo l’aggressione le principali strade della regione del Sinai sono state chiuse e affidate al controllo delle forze di sicurezza. Al momento non ci sono state rivendicazioni. L’attacco è avvenuto oggi nella piccola città di bir-al Abd,
Strage nel Sinai: la mano del terrorismo islamico
Secondo quanto riporta l’Associated Press, la notizia non doveva essere data alla stampa. A fornire le informazioni alcuni soldati, che hanno ottenuto l’anonimato. La zona del Sinai dove è avvenuta la strage è occupata militarmente da militanti dell’Isis. Le decapitazioni sarebbero avvenute per punire alcune persone accusate di collaborare con le autorità egiziane e con gli “infedeli”. Non è dato sapere se le vittime in questione fossero cristiane, uccise per la loro fede. (Foto di repertorio di un’esecuzione dell’Isis)