Sud, Bucalo a Toninelli: «Andare in Sicilia è un’odissea. Altro che dignità dei viaggiatori»
Un Paese reale «distante anni luce» da quello che il M5S al governo va raccontando. È l’Italia che emerge – anche – dalla situazione dei trasporti, specie per quanto riguarda i collegamenti con il Sud. A denunciarlo è la deputata di FdI, Carmela Bucalo, che, da Siciliana, si trova spesso alle prese con i disservizi che tagliano in due l’Italia.
Le «assurde dichiarazioni» dei Cinquestelle
«È assurdo ed umiliante – sottolinea Bucalo – leggere le dichiarazioni di esponenti del governo sugli impegni assunti per il Sud. Il ministro Danilo Toninelli la scorsa settimana in Sicilia ha detto che sta lavorando per dare dignità ai siciliani che viaggiano. Il suo collega con delega per il Sud Barbara Lezzi, questa mattina ha affermato che l’esecutivo si sta concentrando dove mancano adeguati collegamenti ferroviari e stradali. Il M5S porta sempre ad emblema il reddito di cittadinanza, ma è distante anni luce dalla realtà».
Una situazione disastrosa
«L’inizio di questa estate è stata per i trasporti, soprattutto su rotaia, disastrosa. I treni che prendono la via del Sud sono obsoleti ed in penose condizioni: è proprio di ieri – racconta l’esponente di FdI – l’esperienza personale sul Frecciargento Roma-Reggio Calabria delle 17.28 partito già pieno e con l’aria condizionata guasta. Identica situazione si è verificata sullo stesso treno delle 8.58: 5 ore di viaggio a 40 gradi. Inutile rimarcare le vibranti proteste di chi viaggia pagando biglietti molto costosi, senza ricevere adeguati servizi: anziani, donne incinte, famiglie con bambini ancora in fasce».
«Governo inconcludente, vada a casa»
«Trenitalia – prosegue ancora Bucalo – pubblicizza, spendendo migliaia di euro, i 10 anni delle Frecce Rosse, ma l’Italia continua ad andare a due velocità poiché da Salerno in giù, l’alta velocità resta un miraggio, come l’acqua nel deserto. La “continuità territoriale” della Sicilia è legata a doppia mandata alle navi che fanno la spola nello Stretto di Messina e che proprio in questo periodo evidenziano tutti i loro limiti: code chilometriche agli imbarchi e ritardi incredibili per i treni, ma il ministro Toninelli continua a ripetere che non ha senso costruire il Ponte. Della Messina – Palermo ad un binario, attualmente chiusa per lavori nella zona tirrenica, non ne parla nessuno, così come dei treni che in molte province vanno ancora con il diesel. Insomma – conclude Bucalo – è ora di cambiare, di mandare a casa questo inconcludente governo che ha fatto dell’assistenzialismo la propria bandiera».