Strage islamica in Somalia: tra i morti una giornalista tv e molti stranieri

13 Lug 2019 13:32 - di Redazione

Almeno 26 morti e 56 feriti.È questo il bilancio di un attentato dei terroristi islamici, sferrato venerdì notte dai militanti di al-Shabab contro l’hotel di Asasey a Chisimaio, nel sud della Somalia. Lo ha reso noto oggi l’ufficio del presidente dello Stato di Jubaland, precisando che tra le vittime si contano anche tre cittadini del Kenya, tre della Tanzania, due americani, un canadese, un cinese e un inglese.

L’attentato islamico rivendicato da al Shabab

Dopo una prima esplosione, assalitori hanno fatto irruzione nell’albergo e aperto il fuoco contro gli ospiti e il personale. L’assedio che ne è seguito, durato dieci ore, si è concluso con l’uccisione di un numero ancora non precisato di assalitori, ha reso noto questa mattina la polizia locale. Il gruppo militante islamico al-Shabaab ha detto di aver effettuato un attacco suicida. Seppur indebolito dall’offensiva dell’esercito somalo e delle truppe della missione dell’Unione africana in Somalia (Amisom), al Shabaab continua a controllare vaste zone del paese.

Chi era la giornalista uccisa nella strage

Fra le vittime, anche l’ attivista e giornalista, fondatrice di Integration Tv, programmi su Youtube per le comunità somale in lingua inglese Hodan Nalayeh, e il marito Farid Jama Suleiman con cui era in vacanza, ha reso noto un esponente politico somalo sopravvissuto all’attacco.

Nalayeh, 42 anni, era tornata in Somalia, dove era nata, dal Canada, per raccontare la rinascita del suo paese di origine. Aveva la doppia cittadinanza. Sul suo account twitter, in cui si identifica anche come “mamma”, giovedì aveva pubblicato, entusiasta, le foto scattate durante una escursione di un giorno con la famiglia sull’isola di Ilisi, a un’ora di navigazione da Kismayo.

“Con il suo lavoro di giornalista, ha messo in luce le notizie e i contributi positivi delle comunità, dandone notizia in Canada, ed è diventata una voce per molti. Il suo lavoro, di particolare aiuto per le donne e i giovani, ha rafforzato i legami fra le comunità somale del Canada e la Somalia nel suo continuo processo di stabilizzazione e ricostruzione”, ha dichiarato il ministro dell’Immigrazione canadese, Ahmed Hussen.

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