Stop all’audizione della Sea Watch in Parlamento: anche le altre Ong disertano per solidarietà
Le associazioni del Tavolo Asilo non prenderanno parte all’audizione sul decreto Sicurezza Bis che si terrà oggi a Montecitorio. È quanto fanno sapere Arci, Amnesty Italia e Action Aid Italia su Twitter, comunicando che “parteciperanno oggi ad un incontro pubblico per esprimere le proprie valutazioni sul Dl”. Il motivo della decisione è l’esclusione della Sea Watch dall’audizione. Sea Watch era stata invitata a parlare durante le audizioni delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia nell’ambito dell’esame del decreto Sicurezza Bis. Giuseppe Brescia, presidente della Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, aveva confermato nella giornata di ieri che la richiesta di sentire l’Ong fosse “pervenuta dai gruppi Partito Democratico e Misto +Europa“, precisando che “non c’è stato dunque nessun invito da parte del Movimento 5 Stelle, né le presidenze avrebbero potuto opporsi a una legittima richiesta delle opposizioni”.
No alla Sea Watch dalla Lega
Successivamente, i deputati della Lega delle due commissioni avevano inviato una lettera ai rispettivi presidenti, Giuseppe Brescia e Francesca Businarolo, per chiedere “l’annullamento dell’audizione della Sea Watch, calendarizzata per domani in Commissione Affari Costituzionali e Giustizia”. Gli esponenti del Carroccio avevano commentato la richiesta del Pd descrivendola come “del tutto inopportuna, considerato il momento contingente che vede un’indagine penale in corso nei confronti del comandante della Sea Watch, attualmente agli arresti domiciliari per resistenza con violenza nei confronti di una nave da guerra italiana e resistenza a pubblico ufficiale”. “Se a tutto questo”, hanno continuato, “si aggiunge che la procura di Agrigento sta valutando anche l’altro capo d’imputazione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e che il gip di Agrigento ha ritenuto che la Sea Watch ha agito non per stato di necessità ed è entrata in porto violando le direttive della Guardia di Finanza, ci sembra del tutto fuori luogo audire la Sea Watch in una sede parlamentare. Per questo ci auguriamo che i rispettivi presidenti accolgano la nostra richiesta”.
La protesta del Pd
Non è tardata la risposta del Partito Democratico: “È indecente che ci sia un partito come la Lega che chiede di non audire, in seduta congiunta della I e II commissione sul decreto sicurezza bis, le Ong, in particolare la Sea Watch”, ha dichiarato in una nota Gennaro Migliore, capogruppo PD in Commissione Affari Costituzionali alla Camera. “Le velleità autoritarie della Lega sono incompatibili con l’autonomia dei singoli deputati che hanno fatto la proposta e con i presidenti delle Commissioni. I leghisti, invece di parlare a vuoto, faranno bene ad ascoltare chi ha qualcosa da dire”.