Scuola, mai più il panino da casa: la Cassazione lo mette al bando
I pasti da casa non saranno più ammessi a scuola. A mettere al bando il panino fai-da-te dalle mense scolastiche italiane non è sono più solo i regolamenti d’istituto o comunali, ma la Cassazione.
Il panino non è un diritto
I giudici della Suprema Corte, con una sentenza depositata oggi, hanno decretato che «un diritto soggettivo perfetto e incondizionato all’autorefezione individuale, nell’orario della mensa e nei locali scolastici, non è configurabile e, quindi, non può costituire oggetto di accertamento da parte del giudice ordinario, in favore degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado». In sintesi, non esiste alcun diritto a decidere come mangiare. Almeno a scuola.
A mensa solo i pasti forniti dalla scuola
Il pronunciamento smentisce, annullandola, la sentenza della Corte d’Appello di Torino del 2016 che aveva affermato la sussistenza, alla luce delle norme vigenti e dei principi costituzionali in tema di diritto all’istruzione, all’educazione e all’autodeterminazione in tema di scelte alimentari, di diritti soggettivi dei genitori degli alunni delle scuole dell’obbligo, sia la scelta per i propri figli tra il servizio di ristorazione scolastica e il pasto portato da casa, sia il relativo consumo nei locali della scuola nel medesimo orario del servizio di ristorazione.