Restituire i soldi ai cittadini. Basta tasse con questi rifiuti, propone Fdi a Roma

13 Lug 2019 6:00 - di Francesco Storace

Ne tolgono un po’. E poi ritorna. A Roma il girone infernale dei rifiuti non finisce mai. Perché è la politica che non vuole decidere. Chiede un amico quale possa essere la soluzione. Finché riuso, recupero, riutilizzo e riciclo non diventano realtà, c’è poco da inventare. Anche la Capitale, come tante altre città italiane ed europee, deve dotarsi di un termovalorizzatore. Ci vogliono anni? Vero, ma almeno una discarica di servizio, la vogliamo individuare? Oppure sono il resto della provincia, il resto della regione Lazio, il resto d’Italia e di altre realtà europee a dover ingoiare l’immondizia di Caput Mundi? Col non trascurabile dettaglio che poi le tariffe più alto sono scucite dalle tasche dei cittadini romani.

I danni della coppia Raggi-Zingaretti

Certo, non è solo della Raggi la responsabilità della situazione, perché danni e tanti ne sta facendo anche la Regione di Zingaretti. E’ incomprensibile il disegno del governatore se non con la volontà di mantenere vecchi e nuovi monopolisti privati del settore. Per anni le politiche regionali sono state di concertazione con gli enti locali del territorio, in particolare con le province oltre che con l’ente comune di Roma. Da qualche tempo a questa parte invece tutti contro tutti. E la regione non fa anzitutto la sua parte con il piano regionale dei rifiuti, scaduto nel 2012. Lo varò Renata Polverini. Poi, il nulla.
Certo, è stata chiusa Malagrotta. Senza alternativa. La sinistra di governo ha bisogno solo di bandierine.
Poi, l’emergenza attuale, che non ha precedenti così vistosi. Lo scontro Raggi-Zingaretti. I video e i tweet contrapposti. Gli errori di lei – persino nell’andare presso gli impianti ad indirizzi diversi… – e quelli ben più gravi di lui, con le ordinanze sbagliate.
Zingaretti è già dovuto soccombere al Tar e stavolta ha rischiato ancora. Tanto è vero che la prima ordinanza sui rifiuti di Roma – i sette giorni alla Raggi – se l’è dovuta rimangiare. E riscrivere.

Rimborsare i romani

Ma ai romani beffati chi ci pensa? Si commettono clamorosi svarioni, l’Ama ritarda nella raccolta, le amministrazioni non fanno il loro dovere, ma i cittadini pagano. Ora basta, dice Fratelli d’Italia.
Se Virginia Raggi avesse a cuore i diritti dei cittadini chiamerebbe i cinque consiglieri dell’opposizione di destra (a partire dalla Meloni, assieme a De Priamo e Figliomeni, a Mennuni a Rachele Mussolini) e chiederebbe di fare una cosa insieme. Già, perché in Campidoglio c’è chi non intende star fermo. E il gruppo di Fratelli d’Italia assieme alla lista Civica Per Giorgia, hanno depositato in queste ore una proposta di delibera che la sindaca farebbe bene a far propria. “Indirizzo alla giunta affinché ponga in essere gli atti preordinati alla restituzione di parte dei tributi già pagati dai cittadini per il servizio di gestione e raccolta dei rifiuti a causa del grave e perdurante disservizio per la raccolta dei rifiuti”.
E’ un atto di governo. Una doverosa delibera di scuse ai cittadini romani. E’ l’esempio di come un’amministrazione debba rapportarsi nei confronti di chi paga per un servizio che non viene reso.
Si chiama politica. E’ rispetto per i cittadini.

Commenti

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  • rino 13 Luglio 2019

    Invece hanno tartassato chi ha una seconda casa non abitata, una casa al mare per risparmiare sulla vacanze, come si usava negli anni ’60 e che fa risparmiare ancora, ma per i sinistri signori della sinistra è un lusso. Così sono state tolte le deduzioni su case non occupate fin dal 2018 e a giugno di quest’anno, oltre alla prima rata 2019, sono arrivare i recuperi dei due semestri 2018 e del primo 2019 per un importo praticamente doppio, a fronte della situazione disastrosa di Roma. Un furto legalizzato.