Pugno di ferro di Zingaretti sui rifiuti con i compiti alla Raggi (e a qualche amico)
Per carità gli amici degli amici sono sempre gli stessi, ma almeno un segnale c’è stato. La regione Lazio, con un’ordinanza voluta nei dettagli dal vicepresidente Leodori e dall’assessore Valeriani, ha dato i compiti alla Raggi sui rifiuti. Del resto, Zingaretti lo aveva anticipato che non ci stava a farsi crocifiggere dal Campidoglio.
I gestori degli impianti esistenti dovranno accogliere i rifiuti di Roma fino al massimo della capacità autorizzata (anche se alcuni saranno favoriti dalle “regole” imposte). L’Ama dovrà accelerare su raccolta e pulizia.
I tempi per la pulizia
Entro 48 ore dovranno essere completate pulizia e raccolta nei pressi delle strutture sanitarie e socio-assistenziali, strutture per l’infanzia, mercati rionali, esercizi di ristorazione. Tutto il resto della città dovrà essere pulito entro sette giorni.
L’ordinanza della regione impone all’Ama di provvedere alla provvista di almeno 300 cassonetti entro settantadue ore. In una settimana si dovranno utilizzare più mezzi per la raccolta dei rifiuti, sia differenziata che indifferenziata. Si dovrà lavorare anche nei giorni festivi.
Ogni tre giorni Ama dovrà riferire alla regione sullo stato degli adempimenti commissionati.
Non tutto andrà liscio
Poi, i gestori degli impianti. Alcuni di essi – i soliti – potranno contare su trattamenti privilegiati quanto alla lavorazione dell’immondizia capitolina. Ma questo ormai riguarderà altre istituzioni, che finora sono rimaste sorde, e che saranno sicuramente interpellate da chi non accetterà disparità tra privati.
Quel che comunque conta, assieme ad un’altra serie di prescrizioni dettate da Zingaretti alla Raggi è verificare quante di queste saranno rispettate (mentre la sindaca si accanisce con i rifiuti a Saxa Rubra).. La partita politica che si è aperta impone anche la chiusura dei bilanci Ama 2017 e 2018, che erano stati al centro di durissime polemiche tra amministratori.
Ai cittadini resta da auspicare che si risolva l’incresciosa situazione dei rifiuti lungo le strade. Ancora stamane la città era una discarica a cielo aperto ed è un bruttissimo biglietto da visita per la Capitale d’Italia. E’ ora di pulirla.