Perché i giovani votano Salvini e Meloni: il dossier di Francesco Giubilei

4 Lug 2019 12:07 - di Adriana De Conto

Si intitola “I giovani italiani sono sovranisti” il dossier scritto da Francesco Giubilei, presidente della Fondazione Tatarella e del movimento di idee Nazione Futura, pubblicato dal Centro Studi Machiavelli. Partendo dal risultato delle europee e analizzando i flussi elettorali del voto giovanile, Giubilei sottolinea che, se a livello europeo tra i giovani hanno prevalso i partiti progressisti e i verdi, in Italia sono stati premiati i partiti sovranisti grazie a leader forti ed empatici, comunicazione social, presenza sul territorio, motivazioni socio-economiche.

Dati, cifre, motivi

Mentre in Francia e Germania si è sentito l’“effetto Greta Thunberg” che ha portato a una crescita degli ambientalisti soprattutto tra i giovani, questa tendenza non è stata omogenea: in Polonia i giovani hanno scelto i partiti di destra mentre in Belgio l’elettorato si è diviso a metà. Nel dossier, (scaricabile gratuitamente online), si analizzano le cause e le motivazioni che determinato l’ottimo risultato di Lega e Fratelli d’Italia tra i giovani, in controtendenza con i coetanei in altre nazioni europee. Un dato confermato dalla rilevazione di Swg secondo cui il 28% dei millennial ha votato per la Lega (con un aumento dell’11% dalle politiche del 2018), mentre tra i nati dopo il 1997 (la cosiddetta generazione Z), a fronte di un’astensione del 51%, la Lega ha ottenuto il 38%. Secondo Ixé invece nella fascia di età tra i 25-34 anni la Lega ha ottenuto il 37%.

I giovani italiani sono sovranisti

Nel dossier vengono sintetizzate quattro macro motivazioni che hanno influenzato i giovani in Italia nella scelta dei partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni:
1) La presenza di un leader forte, empatico e ritenuto vicino alle persone
2) L’utilizzo di una comunicazione social vincente facendo arrivare i messaggi direttamente ai giovani senza intermediazione
3) La comunicazione sui social network non sarebbe sufficiente se non affiancata da una costante presenza sul territorio e nelle piazze
4) Le motivazioni socio-economiche legate alle prospettive dei giovani italiani e del contesto lavorativo con cui si devono rapportare.

5) C’è poi un ulteriore elemento ed è determinato dal rinnovamento della classe dirigente da un punto di vista anagrafico, che è emerso non solo dall’età dei candidati alle europee ma soprattutto alle amministrative: «La classe dirigente proposta da Lega e Fratelli d’Italia è giovane e attrae il consenso dei giovani. Al contrario altri partiti allontanano i giovani perché presentano fi gure che non sono avvvertite vere e proprie novità».

 

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