Omicidio Cerciello, la beffa finale: indagato il carabiniere che ha bendato l’americano

31 Lug 2019 13:05 - di Marta Lima

È in corso un sopralluogo degli inquirenti che indagano sull’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega nella stanza d’albergo dove alloggiavano i due americani Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth, così come annunciato stamattina da Massimo Ferrandino, avvocato di Rosa Maria Esilio, vedova del vicebrigadiere. Al sopralluogo sono presenti anche i difensori degli americani e i loro consulenti. Si tratta di un atto irripetibile per cristallizzare il luogo in cui tra l’altro è stata trovata l’arma del delitto.

«Oggi è una giornata determinante. Entreremo nella camera dei due americani per accertamenti irripetibili», aveva detto il legale Ferrandino in diretta a “Barba&Capelli”, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio Crc. «La vedova – ha aggiunto l’avvocato – è afflitta da un grandissimo sconforto, ma l’Arma le è vicina h24, cercando di sostenerla il più possibile. Oggi ci saranno degli accertamenti irripetibili: tra pochissimi minuti entreremo nell’albergo dove hanno soggiornato i due americani. Le indagini continueranno poi nei laboratori del Ris, con tecnici e consulenti di parte. Ci sentiamo totalmente tutelati da due magistrati che, con scrupolo e serietà, stanno portando avanti le indagini. Siamo sereni. L’estradizione non la prendo nemmeno in considerazione. Mario – ha concluso Ferrandino – era il carabiniere che, in un anno, portava a termine più operazioni con successo nella propria caserma».
Intanto la Procura di Roma conferma che è indagato il carabiniere che avrebbe bendato Christian Gabriel Natale Hjorth. C’è riserbo invece in merito all’ipotesi di reato di cui è accusato il carabiniere.

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