“Non dovevamo salire sulla Sea Watch…”: l’enfant prodige del Pd di Viterbo, Martina Minchella, verso la Lega

5 Lug 2019 14:29 - di Redazione

“Per ora non c’è stato alcun fidanzamento” con la Lega quindi il matrimonio può attendere, ma “se arrivasse la proposta valuterò”. Con l’AdnKronos, Martina Minchella, la 29enne, già enfant prodige del partito democratico a Viterbo, avvocato ed ex segretaria dem nella città dei Papi, spiega così il corteggiamentocon il partito di Salvini, roccaforte di voti leghisti nel centro Italia. La ragazza, stimata da tutti in paese, non nasconde il suo apprezzamento per Matteo Salvini: “Non devo essere io a dire che è un vero leader, lo dicono gli italiani, è il giudizio del popolo”. “Io – dice – sono uscita dal Pd a giugno e ora lavoro nel gruppo misto, cerco di fare un buon lavoro in Comune. Sono una nativa democratica, faccio politica da quando avevo 16 anni e mezzo”, aggiunge Minchella, che è stata una renziana della prima ora e poi molto vicina al senatore, ex Margherita, Beppe Fioroni. “Ma ormai non mi riconosco più in quel partito, sia per ragioni di carattere territoriali, sia per quanto visto nella Tuscia e per le scelte di fondo, a livello nazionale”. Tra i temi di rottura con il suo ex partito quello sui clandestini: “Non avrei fatto la raccolta fondi e non sarei mai salita sulla Sea Watch, come hanno fatto Orfini e gli altri”. La questione dei migranti “va risolta a livello europeo, ci deve essere un ruolo forte della Ue”. Il Messaggero ha pubblicato già il suo passaggio alla Lega, ma lei frena. E sulla sua pagina Facebook gli amici scrivono: “Spero sia una bufala….”

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