Monito di Mattarella al governo del caos: no alla campagna elettorale permanente

25 Lug 2019 12:57 - di Redazione

Il day after dell’informativa di Conte al Senato ha il volto compunto ma non preoccupato di Sergio Mattarella. Nel corso della tradizionale cerimonia al Quirinale della consegna del Ventaglio da parte della stampa parlamentare, il presidente ha dimostrato di avere ben chiaro che la maggioranza giallo-verde si avvia verso un tornante insidiosissimo con almeno sei mani sul volante: quelle di Conte, quelle di Salvini quelle di Di Maio. Il rischio di finire fuori strada è altissimo. Da qui il suo avviso ai naviganti per scoraggiare in anticipo qualsiasi tentativo di trascinarlo nell’arena. «Il Quirinale – ha precisato – non compie scelte politiche, quelle competono e vengono contemplate dalle formazioni politiche presenti in Parlamento, nel rispetto della costituzione».

Mattarella: «Le elezioni si sono concluse. Ora collaborazione»

Il capo dello Stato non ha tuttavia rinunciato a far trapelare il proprio disappunto per il clima da campagna elettorale permanente che caratterizza la politica italiana, in particolare le forze di governo: Lega e M5S: «Si è conclusa – ha ricordato – una lunghissima campagna elettorale e ha prodotto divergenze, contrapposizioni e forti tensioni fra le forze politiche e dentro la maggioranza. Altri appuntamenti elettorali si prospettano. Va costantemente tenuto presente – ha aggiunto – che le istituzioni della nostra Repubblica hanno bisogno di un clima di fattiva collaborazione, per decisioni sollecite e tempestive, per un buon andamento della vita nazionale».

«Fuori dalla Ue non c’è futuro»

Capitolo Ue: per Mattarella, «non c’è futuro fuori» dall’Unione. «È stata saggia – ha detto – la scelta di un confronto dialogante e costruttivo con Bruxelles, con l’impegno a tenere i conti in ordine che ha incontrato il favore dei mercati e fatto scendere lo spread», ha quindi spiegato il Presidente rimarcando che «si è evitato uno scenario che avrebbe pesantemente ipotecato il futuro del Paese». Infine, le tensioni all’interno della magistratura seguite allo scandalo che ha investito il Csm. Sul punto Mattarella ha offerto uno scudo al potere giudiziario. «La magistratura – ha assicurato – manifesta di essere pienamente in grado di assicurare rigore e piena imparzialità nelle decisioni. Anche su questa base va riaffermato con decisione che l’indipendenza della magistratura è un elemento basilare della Costituzione e comporta il rispetto delle sue decisioni».

 

 

 

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