Migranti, botta e risposta Salvini-Trenta. La missione Sophia? Ci ha portato migliaia di clandestini
È ancora botta e risposta tra il titolare del Viminale Matteo Salvini e il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Al centro degli attriti sempre la questione migranti. Il ministro Trenta in un’intervista al Corriere della sera ha sostenuto che “quanto sta accadendo in questi giorni si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le ong. Non ha voluto ascoltare e adesso si lamenta”.
“Indipendentemente dal caso migranti e delle ong – chiarisce Trenta – l’emergenza da affrontare è quanto sta accadendo in Libia perché la situazione è peggiorata sensibilmente e ho dato mandato allo Stato Maggiore di pianificare vari scenari. Se la crisi dovesse degenerare, l’Italia non può farsi trovare impreparata”. Dinanzi alle critiche di Salvini alla Difesa che lo ha lasciato solo nel fronteggiare l’emergenza sBarchi, la Trenta si difende e contrattacca.
“La Marina continua ad assicurare i tradizionali compiti istituzionali di difesa dei confini marittimi, di salvaguardia degli interessi nazionali e di sicurezza della nostra comunità. Abbiamo ‘Mare Sicuro’, che arriva fino alle acque davanti le coste libiche – spiega Trenta – Abbiamo quattro navi già schierate, compresa Nave Caprera in porto a Tripoli per l’assistenza tecnica alla Guardia costiera libica. Ma l’operazione prevede fino a un massimo di sei unità, cinque mezzi aerei e un contingente di 754 persone”. “Il nostro spirito – chiarisce la ministra – è sempre di massima cooperazione. Non ho motivo di dubitare di Salvini, se ha ritenuto così avrà avuto i suoi buoni motivi. A questo punto trovo però inopportuno che attacchi sempre i militari. L’ho già detto varie volte e lo ribadisco: serve rispetto”.
La replica di Salvini è stata immediata. “Cosa replico alla ministra Trenta? Replicano i numeri”. La missione Sophia secondo il ministro dell’Interno è stata un fallimento. “Con tutto il rispetto – dice Salvini – la missione Sophia recuperò decine di migliaia di immigrati e li portò tutti in Italia perché questo era nelle regole della missione. Ditemi voi se questo è contrasto all’immigrazione clandestina. Comunque entro la settimana avremo un comitato per l’ordine e sicurezza al ministero dell’Interno. Altre missioni europee? Chiedetelo all’Europa, che sta dormendo da anni – continua il titolare del Viminale -. Basta che le missioni coinvolgano tutti i porti europei e l’Italia non sia il punto di unico e ultimo approdo. La missione Sophia coinvolgeva solo l’Italia e sinceramente non mi sembrava molto europea. Io il lunedì mattina mi alzo contento, altri si alzano un po’ nervosetti ma è un problema loro”.