Meloni insultata, a sinistra tutti zitti. Il Garante sbotta: «Inaccettabile»
Dovrebbe essere scontata: la solidarietà a una donna insultata nel suo ruolo di madre, tanto più se viene tirata in mezzo direttamente anche la figlia piccola. Invece, non sempre è così. Non se la donna in questione si chiama Giorgia Meloni e guida, caso unico in Italia, un partito di successo, che per di più è pure di destra. In questo caso la solidarietà non è mai scontata, mai dovuta, mai manifestata del tutto spontaneamente, senza reticenze, senza steccati. Non ha fatto eccezione l’ultimo episodio, quello dell’antifascista – come lui stesso si definisce con tanto di hashtag – Franco Cappelletti, un uomo attempato che sui social ha ritenuto divertente scrivere: «Da adulta, la figlia della Meloni rimpiangerà di non essere stata a Bibbiano».
Contro Meloni «un fatto grave e non accettabile»
Meloni, al netto degli ambienti che le sono più vicini, è stata lasciata sola di fronte a questo insulto, che lei si è limitata a commentare con un «ecco dove siamo arrivati. Che schifo». Nessun piagnisteo, insomma, nessuna recriminazione, anche di fronte al silenzio dei più e, in particolare, di tutte le vestali della dignità delle donne che in questo Paese si scatenano per molto meno. Un silenzio che, però, non è passato del tutto inosservato e che, anzi, ha portato il Garante dell’Infanzia del Lazio a un duro richiamo alla politica. «Attaccare una madre o peggio una figlia indipendentemente dal ruolo che ricopre è un fatto grave e non accettabile», ha detto Jacopo Marzetti, che è anche commissario governativo per il Forteto e membro della commissione d’inchiesta su Bibbiano.
Lo sfogo del Garante per l’Infanzia
«Mi aspetto – è stato quindi l’avvertimento del Garante – e sono certo che tempestivamente tutta la politica e le autorità proposte si uniscano alla solidarietà a Giorgia Meloni prima ancora che come politico come donna e madre e condannino a voce alta ogni frase che possa coinvolgere la minore o in generale un minore».
Una bella querela al barbuto antifascista, con una pesante richiesta di risarcimento in sede civile. Che sia costretto ad ipotecare la casa per pagarla. Così poi vediamo se il kompagnuccio si divertirà ancora a scherzare su questi argomenti.