Medici sospesi in Italia si aprono studi in Svizzera. Tra i “furbetti” anche degli stupratori

1 Lug 2019 13:12 - di Redazione
violenza sulle donne

Radiati in Italia ma con uno studio a pochi chilometri oltre il confine, in Svizzera. Dove continuano ad esercitare. È il fenomeno dei medici che, sanzionati dal proprio Ordine, proseguono però indisturbati a lavorare come se nulla fosse grazie a “giochetti” per eludere le azioni disciplinari. Tra questi camici “bianchi” ci sono anche imputati in processi penali, a giudizio per reati come la violenza sessuale, il concorso esterno in associazione mafiosa o promotori di fake news e teorie antiscientifiche.

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