Maggio, un po’ di ossigeno all’occupazione: calano dell’1,9% le persone in cerca di lavoro

1 Lug 2019 12:11 - di Redazione

A maggio il tasso di disoccupazione cala al 9,9% (-0,2 punti percentuali). Lo rende noto l’Istat in un comunicato. Le persone in cerca di occupazione, rileva l’Istat, sono in calo (-1,9%, pari a -51 mila). La diminuzione è determinata da entrambe le componenti di genere ed è distribuita in tutte le classi d’età tranne i 35-49enni. La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a maggio è sostanzialmente stabile, l’andamento è sintesi di una diminuzione tra gli uomini (-29 mila) e una crescita tra le donne (+33 mila). Il tasso di inattività è invariato al 34,3% per il quarto mese consecutivo

Dopo la sostanziale stabilità registrata ad aprile, a maggio 2019 la stima degli occupati risulta inoltre in crescita rispetto al mese precedente (+0,3%, pari a +67 mila); anche il tasso di occupazione sale al 59,0% (+0,1 punti percentuali). L’aumento dell’occupazione, rileva l’Istat, si concentra tra gli uomini (+66 mila) mentre risultano sostanzialmente stabili le donne; per età sono stabili i 15-24enni, in calo i 35-49enni (-34 mila) e in aumento le altre classi di età, prevalentemente gli ultracinquantenni (+88 mila). Si registra una crescita sia degli indipendenti (+28 mila) sia dei dipendenti, permanenti e a termine (+39 mila nel complesso).
Nel trimestre marzo-maggio 2019 l’occupazione registra una crescita rilevante rispetto ai tre mesi precedenti (+0,5%, pari a +125 mila), verificata per entrambi i generi. Nello stesso periodo aumentano sia gli indipendenti (+0,5%, +27 mila) sia i dipendenti permanenti (+0,6%, +96 mila) sia, in misura lieve, quelli a termine; per tutte le classi di età si registrano segnali positivi ad eccezione dei 35-49enni. All’aumento degli occupati si associa, nel trimestre, un ampio calo delle persone in cerca di occupazione (-3,7%, pari a -100 mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, -37 mila).

Anche su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,4%, pari a +92 mila unità). L’espansione riguarda entrambe le componenti di genere, i 15-24enni (+43 mila) e soprattutto gli ultracinquantenni (+300 mila) mentre risultano in calo le fasce di età centrali. Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno si distribuisce tra dipendenti permanenti (+63 mila), a termine (+18 mila) e indipendenti (+12 mila). Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un notevole calo dei disoccupati (-6,9%, pari a -192 mila unità) e a una sostanziale stabilità degli inattivi tra i 15 e i 64 anni.

«Disoccupazione sotto il 10% per la prima volta dopo anni, lavoratori italiani in crescita e ai massimi storici dal 1977. Avanti così, tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie è un dovere morale», il commento del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. «In questo primo anno al Governo i sedicenti ‘competenti’ ce ne hanno dette di tutti i colori. Hanno attaccato i nostri provvedimenti, dal Decreto Dignità al salario minimo passando per il Reddito di Cittadinanza, paventando l’Apocalisse; hanno chiamato Di Maio ‘Ministro della disoccupazione’. Invece oggi l’Istat dice non solo che a maggio la disoccupazione è scesa dello 0,2% attestandosi al 9,9% (il valore più basso dal febbraio 2012) mentre quella giovanile ha fatto segnare un -0,7% calando al 30,5%, ma che il tasso di occupazione è salito al 59%, il valore più alto da quando sono disponibili le serie storiche cioè dal 1977», dice in una nota i senatori del MoVimento 5 Stelle in Commissione Lavoro.

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