L’ira dei Finanzieri: «Basta chiedere la liberazione della capitana, poteva ucciderci»
«Basta chiedere la liberazione di Carola Rackete». In attesa della decisione del gip sulla convalida dell’arresto della capitana tedesca della Sea Watch (che ha violato il confine delle acque territoriali italiano e rischiato una strage in mare nel tentativo di speronare la motovedetta della Guardia di Finanza), Giovanni Cutrupi, delegato Cocer delle Fiamme Gialle, si sfoga indignato contro i paladini della “volontaria” ribelle.
La Guardia di Finanza all’attacco della capitana
«La vita di un militare della Guardia di Finanza non può valere meno degli altri esseri umani», dice in un colloquio con ofcs.report magazine di attualità politica specializzato sulla sicurezza, «in questi giorni leggendo molti interventi che esprimono solidarietà al comandante delle nave, ho osservato tristemente,appartenenti alla classe politica del nostro paese che si sono recati fino a Lampedusa per applaudire Carola Rackete, appena sbarcata e messa in stato d’arresto dai miei colleghi! Sinceramente mi sarei aspettato che fossero dalla parte di chi ha rischiato la vita per fare il proprio dovere! Invece, sono andati a Lampedusa per esaltarne il gesto con maniere simili al tifo per la propria squadra di calcio, comportamenti che non riesco a comprendere in particolare per chi riveste alcuni ruoli». Cutrupi spiega anche –per onestà intellettuale – «che bisogna distinguere ciò che ha fatto di positivo la Sea Watch, come salvare la vita a 53 migranti, dalla gravità delle azioni messe in atto in seguito. Iniziando dal mancato ottemperamento delle disposizioni sul “porto sicuro” che dispone di recarsi a quello più vicino al luogo del salvataggio, in questo caso, in Tunisia o a Malta, per proseguire, incurante di tutto, al mancato rispetto della sentenza negativa del Tar e di quanto pronunciato dalla Corte di Strasburgo con il verdetto contrario alle richieste della Sea Watch!», dice ancora il delegato Cocer della Guardia di Finanza elencando l’escalation dei reati compiuti. «Ha continuato violando tutti i divieti imposti di ingresso in acque italiane e di sbarco a Lampedusa, terminando, con la manovra spericolata e da criminale che ha messo in serio pericolo di morte i militari operanti, “speronando” la motovedetta come se le vite dei militari della Guardia di Finanza non avessero alcun valore!», Per far comprendere la gravità del comportamento, Cutrupi riporta le affermazioni dei colleghi a bordio della motovedetta: «La Sea Watch non ha fatto nulla per evitarci, siamo stati fortunati in quanto poteva schiacciarci».
«Siamo la polizia in mare. Qualcuno lo dimentica»
«Ricordo, a chi lo avesse dimenticato – riprende Cutrupi – che il naviglio della Guardia di Finanza è militare e rispetta la convezione di Montego Bay anche nella colorazione delle imbarcazioni. Qualcuno non rammenta che la legge ha soppresso le articolazioni navali della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria e dei Carabinieri, i cui mezzi sono stati trasferiti alla Guardia di Finanza, che è la sola forza di Polizia addetta alla sicurezza in mare e ha quindi la funzione di polizia in mare. «Spero che nel cercare simpatie non ci confonda con una errata interpretazione della Montego Bay, testo tradotto dal francese all’inglese, dove tutto ruota sul termine “Officer” e dove in alcuni Stati, non in Italia, la nave può essere comandata solo dagli ufficiali». Che si interrompa la richiesta assurda della liberazione della capitana, conclude il degalto Cocer esprimendo «piena e totale solidarietà ai colleghi che hanno fatto quanto disposto per far rispettare le leggi dello Stato rischiando, così, di non vedere più i loro figli e parenti».
Karola ha lo stesso atteggiamento che avevano i nazisti nei confronti degli Italiani, lo stesso atteggiamento dei burocrati tedeschi, ma non solo, che operano o sono stati eletti a Bruxelles. Ben ha fatto GB con la BREXIT. Anche noi dovremo fare la ITALEXIT
Karola in galera anche perchè ha promesso di voler reiterare il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina
Come al solito la sinistra schiera la clack per l’accoglienza, ma per le ns. forze dell’ordine
quasi nessuno li difende.
Spero che a la giustizia punisca finalmente questi finti marinai…………
Santa Carola che ci ammazza i finanzieri!
Gli italiani sono con il corpo delle Fiamme Gialle, onore e rispetto per queste persone che difendono i nostri confini dai delinquenti, dagli invasori.
Spero che i giudici mandino un segnale forte a tutto il mondo, questa capitana Carola deve essere condannata alla galera.
Sono con voi finanzieri, tutta la mia solidarietà
Esatto ! Ora basta con il buonismo ,quando ci sono mariti e padri che rischiano la vita per far rispettare le leggi. La legge deve essere applicata fino in fondo.