Inferno a Ravenna, tunisino aggredisce i carabinieri con una catena. Prima aveva assalito i passanti
Un pomeriggio di terrore, quello che sono stati costretti a vivere i malcapitati passanti nei paraggi di un centro estetico di Ravenna, dove un tunisino 34enne che stava dando in escandescenze, prima si è accanito su alcune dipendenti dell’attività commerciale, sfondando le vetrate del loro negozio a calci e pugni, poi se l’è presa con dei poveri passanti semplicemente “rei” ai suoi occhi di trovarsi nei paraggi in quegli istanti di follia violenta.
Attimi di terrore a Ravenna: tunisino aggredisce commesse e passanti
Secondo quanto riferito da Il Resto del carlino, poi ripreso e rilanciato dal sito de Il Giornale, lo straniero – un tunisino 34enne – si è prima incomprensibilmente scagliato contro il centro estetico a cui ha pensato bene di distruggere le vetrate su strada a furia di calci e pugni, poi, quando le povere addette dell’attività, a quel punto visibilmente sotto choc, sono arrivate a chiedere aiuto alle forze dell’ordine, l’uomo era già corso altrove, facendo perdere – per il momento almeno – le sue tracce. Ma non era finita lì: il nordafricano furente non si sa per quale motivo, all’arrivo dei carabinieri della stazione di Ravenna si era sì già dileguato: ma le sue “gesta” hanno comunque condotto i militari sulle sue orme.
Non solo: afferrata una catena prova ad assalire anche i carabinieri
Infatti, mentre lo stavano cercando, i carabinieri si sono imbattuti in due ragazzi ancora attoniti per aver casualmente incrociato il percorso dello straniero delirante e sempre in fuga, dal quale i due hanno dichiarato, ancora tremanti e sconcertati, di aver ricevuto all’improvviso schiaffi e improperi. Per fortuna, però, i due passanti hanno indicato ai militari un’area verde dove era sembrato che il fuggitivo violento si stesse dirigendo. E infatti, una volta intercettato il tunisino, i carabinieri hanno provato ad avvicinarsi per neutralizzare la sua minaccia. Lo straniero però, evidentemente alterato dall’alcool, si è rivoltato come una furia anche contro di loro e, afferrata una catena con tanto di lucchetto, si è avvicinato minacciosamente al capo della pattuglia, cercando di aggredirlo e di colpirlo. Fortunatamente il fatto di essere in maggioranza numerica ha permesso ai militari di sventare la minaccia e, una volta riusciti a immobilizzare il nordafricano, hanno provveduto ad ammanettarlo.