Il Mosap abbraccia l’Arma. E chiede di rafforzare il territorio contro i criminali

26 Lug 2019 10:47 - di Redazione

“E’ stato ammazzato da nordafricani a due passi dal Vaticano. Un povero carabiniere che stava facendo il suo dovere ha finito di campare per le coltellate inferte da una coppia di maghrebini che si è data alla fuga. Ora certezza della pena e chiediamo di rafforzare il territorio con uomini e mezzi. Questi vigliacchi devono pagarla cara”. Lo ha detto Fabio Conestà (nella foto), segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap).

Efferatezza del delitto

Per Conestà si tratta di “una tragedia che ha colpito tutti, per la particolare efferatezza del delitto: a quanto si è appreso poco dopo le 3 in via Pietro Cossa, un equipaggio della stazione Farnese dell’Arma è intervenuto per il recupero di una borsa, rubata poco prima da parte di due soggetti nordafricani. Bloccati dai militari – continua -, uno dei due ha estratto un coltello con il quale ha pugnalato il vicebrigadiere Mario Cerciello Reda di 35 anni, con 7 coltellate, una delle quali lo ha colpito mortalmente al cuore. Trasportato d’urgenza al Santo Spirito, il povero milite è morto dopo diversi tentativi di rianimazione”.

“Siamo tutti costernati”

“Preghiamo”, conclude il segretario, che fa parte dell’Ispettorato Ps Vaticano, ”per il giovane carabiniere e per la sua famiglia, e per tutta l’Arma dei Carabinieri. Siamo costernati”.

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