Migranti, i tedeschi fanno i furbi: «Non importa la bandiera della nave»
L’umanitarismo è bello, ma quando, di fatto, grava sulle spalle di un solo Paese è ancora più bello. È questa, in sintesi, la posizione del governo tedesco sull’odierni braccio di ferro tra governo italiano e Ong in materia di migranti. Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer ha scritto una bella lettera trasudante idealità al suo omologo italiano, Matteo Salvini. Nella missiva il ministro germanico (al cui contenuto l’Adnkronos ha avuto accesso) si appella, “ai nostri condivisi valori cristiani”. E poi, subto, dopo afferma furbescamente che “non deve fare alcuna differenza quale organizzazione” compia il salvataggio di migranti nel Mediterraneo,e che non conta “sotto quale bandiera stia navigando” un’imbarcazione o “se l’equipaggio di una nave o una Ong provenga dalla Germania, dall’Italia o da un altro paese membro” dell’Ue. E già, tanto sempre in Italia vanno a finire, mentre gli altri Paesi europei se la cavano facendo sfoggio di buoni sentimenti. E in modo particolare se la cavano Paesi come la Germania e l’Olanda sotto le coi rispettive bandiere navigano numerose navi legate a Ong. E Seehofer trova pure la sfronatezza di affermare che l’Italia avrebbe beneficiato della «solidarietà» dell’Ue. Ma ci prendono proprio per scemi?
Salvini: «Il governo tedesco ritiri la bandiera dalle navi delle Ong»
Non si fa attendere la risposta di Salvini. Esi tratta di uan rsisposta beffarda: ”Il governo tedesco mi chiede di aprire i porti italiani ai barconi? Assolutamente no. Chiediamo anzi al governo Merkel di ritirare la bandiera tedesca a navi che aiutano trafficanti e scafisti, e di rimpatriare i loro cittadini che ignorano le leggi italiane”.