Forza Italia, Toti pronto a mollare gli ormeggi. Più vicina l’alleanza con Meloni
Giovanni Toti è pronto a mollare il fragile ormeggio che ancora lo tiene legato a Forza Italia per affrontare la navigazione in mare aperto con approdo un partito tutto suo. O, in subordine, la realizzazione della seconda gamba dello schieramento insieme con Giorgia Meloni, verso cui c’è stato più di un segnale di riavvicinamento dopo un periodo di reciproci e prolungati silenzi. Secondo il Corriere della Sera, che al governatore della Liguria ha dedicato un ampio servizio, la decisione di mollare Berlusconi sarebbe maturata a seguito di alcuni impercettibili strappi che se tuttavia consumati su un tessuto già lacerato come quello di Forza Italia rischiano di diventare irrimediabili.
Toti scettico sulla possibilità di riformare il partito
Il primo è lo slittamento alla prossima settimana del tavolo delle regole, presieduto dallo stesso Toti e da Mara Carfagna, al quale siedono anche i capigruppo Bernini e Gelmini e il vicepresidente Tajani. Il secondo è lo stallo in cui è piombato il progetto di riforma del partito, il tema più serio perché disegna una Forza Italia non più berlusconiana ma dalla leadership contenibile attraverso le primarie. Ad oggi la relativa bozza non ha ancora ricevuto l’ok della Carfagna. Il terzo è di merito e riguarda la cautela degli azzurri sul tema dell’autonomia del Nord e il loro “no” al decreto sicurezza.
I sondaggi lo spronano ad osare
Ma il vero motivo che spinge Toti in mare aperto sono i sondaggi: quelli in circolazione sulle intenzioni di voto danno Forza Italia al 6,5 per cento. Quelli sul gradimento dei leader spalmato sull’intero elettorato del centrodestra vedono invece il governatore ligure al 22 per cento seguito da Berlusconi e dalla Carfagna appaiati al 15. Un dato che lascia immaginare la possibilità di raggranellare con un nuova sigla fino al 3 per cento dei voti. Il resto, nelle intenzioni di Toti e proseguimento della legislatura permettendo, dovrebbe venire dallo smottamento dei gruppi parlamentari forzisti. A quel punto, se son rose fioriranno.
Ho sempre sostenuto il mio scetticismo fin dall’inizio sullo scellerato progetto di TOTI-CARFAGNA, di voler rivitalizzare e riformare il Partito di Forza Italia, tramite il quale Giovanni Toti da persona intelligente e seria, riuscisse a portarlo a termine. Toti inizialmente nei sui interventi pubblici, aveva fatto intendere di voler formare un nuovo partito per poi allearsi con FDI e LEGA, per un futuro governo di centradestra… ma gradiremmo che ci dicesse quali sono stati i motivi per cui si è fatto convincere da Silvio Berlusconi.