Fondi russi, Savoini indagato: la Lega nel mirino dei magistrati
È stato iscritto nel registro degli indagati a Milano Gianluca Savoini, il presidente dell’associazione Lombardia-Russia il cui nome è spuntato nell’inchiesta pubblicata da Buzzfeed su presunti fondi russi alla Lega Savoini dopo aver appreso la notizia ha commentato così all’Adnkronos la mossa della Procura di Milano: “Io indagato? Non ho nulla da dire, grazie”. Solo ieri il sito americano Buzzfeed aveva pubblicato alcune registrazioni su alcuni incontri tra lo stesso Savoini e i russi. Da questi incontri sarebbe emerso, sempre secondo quanto riporta il sito americano un patto per “per negoziare i termini di un accordo per inviare milioni di dollari frutto dei proventi del petrolio russo al partito di Salvini, attraverso un canale segreto”. Ma l’inchiesta di Buzzfeed lascia parecchi dubbi. In primo luogo non sarebbero stati identificati i russi presenti all’incontro. E di fatto nemmeno l’audio che viene usato dal sito americano per allungare ombre sulla Lega non dimostrerebbe contatti precisi tra Savoini e i russi per ottenere finanziamenti per la Lega. Certo è il fatto che il cerchio dei magistrati si sta stringendo sulla Lega di Salvini. Dopo il caso Siri, ora scoppia il caso Savoini. In sé l’ipotesi di reato è labile. Ma l’obiettivo delle toghe (dopo gli imput de L’Espresso) è quello di screditare la Lega, a livello interno e iternazionale. E al centro del mirino c’è sempre lui: Matteo Salvini.