Flat tax, Salvini all’attacco di Tria. «Se non procede, dovete scegliere: o me o lui»

26 Lug 2019 13:51 - di Eugenio Battisti

«Se Tria non procede sulle tasse o me o lui».  Matteo Salvini  attacca ad alzo zero il ministero delle Finanza e ingaggia l’ennesimo scontro con Di Maio. «Non siamo la dama di compagnia di nessuno», risponde il vicepremier leghista ai microfoni di Radio 24 a una domanda sulla sua assenza al vertice di Parigi sull’immigrazione. Ma è sul terreno fiscale che non fa sconti. «Se il ministro dell’Economia del governo di cui orgogliosamente faccio parte dice che per quest’anno di taglio delle tasse non si parla, e lo facciamo tra un anno tra due anni il problema sono io o è lui. Cosa faccio, una manovra all’acqua di rosa? L’Italia ha bisogno di uno choc fiscale», ha detto Salvini

Salvini sfida Tria: subito la riduzione delle tasse

Da Tria nessuna reazione mentre il vicepremier 5Stelle entra in campo velenosamente. «La flat tax è ancora un mistero per me, ieri si parlava della flat tax volontaria, ma non ho capito che cosa significhi, perché se ci abbassi le tasse siamo tutti volontari e vogliamo farci abbassare le tasse. Vedremo», dice parlando a SkyTg24.  «Io ho trovato i 4 miliardi per cominciare a tagliare il cuneo fiscaale e quindi cominciare a togliere le tasse sulle buste paga degli italiani ma soprattutto sull’assunzione da parte degli imprenditori». E ancora a stemperare l’altolà di Salvini: «Io credo che nessuno non voglia abbassare le tasse agli italiani. Lavoriamo tutti insieme, non è una questione di aut aut. Chi è che sta dicendo no alziamo le tasse», dice rivolgendosi al “collega” della Lega che della riduzione delle tasse ha fatto una bandiera.

Di Maio stuzzica il vicepremier leghista

«Io ho cominciato ad abbassare le tasse e vorrei portare avanti una misura realistica. Se dall’altra parte ce ne sono di più di soldi io ricordo a tutti che dobbiamo trovare i soldi per evitare l’aumento dell’Iva, e li troveremo, quelli per abbassare il cuneo fiscale perché facciamo risparmiare 4 miliardi alle imprese e possiamo passare al salario minimo». Nuovo giorno, nuovo scontro. Dubbioso sul futuro, Salvini esclude una crisi di governo a breve: «Io sono per andare avanti con questo governo, anche se la convenienza partitica e personale sarebbe un’altra. Certo se ogni giorno c’è un litigio o un attacco… Fino a quando riuscirò a tenere tranquilli i miei parlamentari della Lega che mi chiedono di andare a elezioni?».

 

Commenti

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  • Cecconi 26 Luglio 2019

    Battisti, quando un somaro dotato di crassa ignoranza in economia si permette di fare tali affermazioni più che azzardate, mi viene subito in mente una battuta in romanesco:

    “trovateje un gregge”.

    Non ho mai sopportato egoarchi di tal fatta, li ho sempre considerati il male assoluto dell’Italia, la mia e nostra Patria.

    Vorrei proseguire pure con argomentazioni comparative per far comprendere le sciocchezze di questo qua, ha ormai eguagliato Renzi – mi auguro che lo ricordiate, evidentemente ha deciso di superarlo -, ma decido di non farlo per non perdere ulteriore tempo con il tizio di che trattasi.