Eutanasia, ancora nessuna intesa alla Camera. Pressing delle associazioni sul Parlamento

31 Lug 2019 18:08 - di Redazione
cappato
Nessuna intesa nelle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera per una legge sull’eutanasia. Secondo quanto viene riferito, infatti, comunica l’agenzia Ansa, il comitato ristretto che avrebbe dovuto trovare una sintesi su un testo base ha dovuto prendere atto dell`impossibilità di conciliare posizioni molto distanti sia nella maggioranza che con le opposizioni. Dopo la fumata nera, è ripreso il dibattito in commissione. Il 24 settembre è la data fissata per la nuova udienza della Consulta sul caso Cappato.

Le associazioni protestano col Parlamento

E proseguono le polemiche tra le varie associazioni: “Il tam-tam con la errata notizia di un sì del Comitato Nazionale di Bioetica all’eutanasia è partito subito. Ma non corrisponde al vero. Il Comitato si é piuttosto spaccato a metà. Chi difende la vita di tutti in qualsiasi condizione e chi invece vuole un Servizio Sanitario che possa consegnare alla morte chi di noi sia malato o anziano hanno pareggiato. Ma almeno hanno combattuto, ciascuno difendendo diverse visioni della vita e dell’uomo. Invece uno solo, per ora, sta perdendo: il Parlamento. Che continua a tacere, leader compresi”. È quanto si legge infatti in una nota del Libero Comitato Polis pro persona, organizzatore del seminario che l’11 luglio scorso ha riunito 32 associazioni cattoliche sul tema ”Diritto o condanna a morire per vite inutili?”. “Le 32 associazioni cattoliche – ricorda ancora la nota – hanno scritto, dopo il seminario dell’11 luglio, ai presidenti, ai capigruppo e ai capi politici per chiedere incontri urgenti affinché si scongiuri la imminente catastrofe istituzionale, quando, cioè, il prossimo 24 settembre l’eutanasia potrà essere introdotta in Italia attraverso una sentenza della Corte Costituzionale, che a quel punto si sarà sostituita a Camera e Senato, come preannunciato con l’ordinanza 207/18. Ma ancora nulla. A Montecitorio tutto tace, a meno di 55 giorni dal trasloco del legislatore. Un silenzio indegno per delle istituzioni che dovrebbero essere l’unico luogo in cui si discute del bene comune, legiferando appunto”. “Le associazioni – conclude la nota – continueranno a chiedere alla politica un minimo di responsabilità e alle istituzioni parlamentari un sussulto di orgoglio, comunque battendosi sino a quando sarà possibile per difendere un’idea di persona in cui ogni istante, anche nella fragilità e nella malattia, sia concretamente considerato di una importanza assoluta e meriti ogni attenzione e cura”.

“La maggioranza degli italiani è per l’eutanasia legale”

A chiedere l’eutanasia legale “è il 93% degli italiani, un dato mai registrato prima d’ora”. Così l’Associazione Luca Coscioni commenta quanto emerge da una ricerca Swg, commissionata dall’associazione, su un campione di 1000 soggetti di tutte le fasce di età. “Inoltre, dalla survey è emerso un altro dato estremamente significativo sull’attuale atteggiamento dei grandi media nei confronti di un tema così popolare – prosegue l’associazione – addirittura il 48% dichiara di non aver avuto alcuna notizia dell’ordinanza emessa dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre, che ha rilevato l’assenza di una adeguata tutela nell’assetto normativo che riguarda il fine vita, dando tempo al Parlamento fino al 24 settembre 2019 per approvare una legge sull’eutanasia”. L’Associazione Luca Coscioni ha organizzato per il 19 settembre a Roma una grande manifestazione con un concerto gratuito per chiedere un segnale del Parlamento. “Ci saranno i parenti di chi negli anni passati ha combattuto pagando sulla propria pelle la mancanza di una legge sul fine vita e personaggi del mondo dello spettacolo (in via di definizione) – sottolinea l’associazione – uniti nel chiedere la convocazione straordinaria del Parlamento, che secondo quanto indicato dalla Consulta, dovrà colmare il vuoto di tutele sul tema del fine vita attualmente presente nella nostra Costituzione entro il 24 settembre”. A lanciare la manifestazione anche un video-messaggio di Marco Cappato: “Dj Fabo ha commosso l’Italia, la Corte Costituzionale ha chiesto una legge, ma il Parlamento non si è mosso. Ci troveremo per una grande manifestazione-concerto, il 19 settembre a Roma, per chiedere al Parlamento di farsi vivo finalmente, dopo sei anni dal deposito della legge per l’eutanasia legale. Per essere liberi fino alla fine. Fatti vivo anche tu”. “Per quasi 6 anni il Parlamento non ha voluto discutere la nostra proposta di legge per l’eutanasia legale – spiega Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni – Da ottobre scorso i Parlamentari non sono stati in grado nemmeno di corrispondere alla sollecitazione della Corte costituzionale. Senza il coraggio di persone come Piergiorgio Welby e DJ Fabo, neanche la legge sul testamento biologico sarebbe stata possibile. Abbiamo dunque deciso di tornare in quella stessa piazza dove 13 anni fa si era svolto l’ultimo saluto a Piergiorgio Welby, dopo il rifiuto del funerale religioso da parte del Vaticano, per richiamare l’urgenza di una legge che riconosca il diritto a vivere liberi fino alla fine”.

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