Deputato Pd pianta una grana: non trova sdraio e ombrellone in spiaggia, reazione patetica

11 Lug 2019 15:56 - di Federica Argento

Della serie, ma quanto sono snob a sinistra. I posti in spiaggia sono già  sold out di buon mattino, lo sanno tutti. Ma un deputato Pd non se ne è fatta una ragione a Monopoli, in provincia di Bari. Così è entrato  in rotta di collisione con i gestori di un lido per la richiesta di una sdraio su cui godersi il sole in buona posizione. Un momento imbarazzante. Protagonista Ubaldo Pagano, deputato del Pd, al centro di una accesa discussione con i gestori del bagno. Giunto con tanto di famiglia al lido di Monopoli, l’onorevole è stato invitato ad andare altrove, perché tutti i lettini e gli ombrelloni erano sold out. Una cosa che capita a tutti. Apriti cielo. Il piddino ha cominciato a fare capricci e secondo le ricostruzioni ha iniziato ad alzare la voce contro i proprietari, al punto da obbligarli a chiamare la polizia. Una volta arrivati gli agenti, Pagano avrebbe tirato fuori il cartellio da deputato trincerandosi dietro il famoso asso nella manica del “lei non sa chi sono io”. Patetico.

Le giustificazioni di Pagano su Fb

La casta è casta. La vicenda è stata ricostruita dallo stesso Pagano con un lungo post su Facebook, che non è che che lo scagioni, anzi. Fare una storia del genere per un caso normale che accade a tutte le famiglie è ridicolo. Pagano si giustifica, piagnucolando che  voleva soltanto «una postazione migliore» (non la pretesa della ‘prima fila’). E’ evidente che Pagano abbia poca contezza di cosa significhi folla, gente, in un lido qualsiasi di questi tempi sulle coste italiane. Al netto, ovvio, di eventuali cattive organizzazioni degli stabilimenti, anche di buon mattino non c’è disponibilità. Cose che capitano a tutti. Me il deputato dem non è abituato alla realtà delle cose e si evince chiaramente. Sarebbe stato sufficiente chiuderla subito e fare un bagno di realtà oltreché di umiltà. E andare altrove.

Il racconto di Pagano è lacunoso

Su Fb lo inondano di commenti. Alcuni suoi seguaci lo giustificano. Altri no. «La cosa più squallida della sua difesa è sfruttare (a partire dalla foto) una bambina per sembrare più umano e meno colpevole… il post ogni tre parole ripete: la mia bambina, l’amichetto di mia figlia, l’ho fatto per mia figlia… tecnica vecchia come il cucco…», lo rampogna un utente. Il suo racconto è lacunoso, gli scrivono. «1) Se il parlamentare è una persona così pacifica perché sono dovuti intervenire le forze dell ordine? 2) Se la discussione è avvenuta tra più famiglie perché gli agenti hanno chiamato solo lui a conferire sull accaduto? 3) Aveva la patente come documento perché usare  il tesserino da parlamentare?». Già, guidava senza patente?

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *