Concorsi alla regione Lazio: sognare si può, salvo imprevisti del solito Zingaretti

23 Lug 2019 19:04 - di Orlando Angelo Tripodi*

Sognare si può, salvo imprevisti in Regione Lazio. Ammonta a 10,33 euro il contributo di partecipazione richiesto dall’ente per strappare un giro nella ruota della fortuna del posto fisso, a cui si accede mediante i concorsi come previsto dall’art. 97 della Costituzione.
Nonostante il bonifico tassativo, gli aspiranti stanno vivendo una vera agonia da diversi giorni per compilare la domanda sul sito della Regione.
Di fatto il sistema è andato in tilt con le giustificazioni informatiche più disparate: dalla manutenzione del sito all’errore della pagina. Invece non è pervenuta nessuna risposta alle segnalazioni inoltrate all’email assistenzaconcorsi@regione.lazio.it.
Addirittura la procedura non migliora neanche di notte, il che dimostrerebbe l’ampio accesso degli aspiranti.

Ci pensano i trombati dem

Invece il disastroso Nicola Zingaretti, impegnato h24 sul rilancio del Pd relegando i problemi del Lazio al proprio staff folto e ampiamente remunerato ricco di “trombati” dem, dovrebbe attivarsi per assicurare il rispetto delle pari opportunità.
La posta in ballo è alta soprattutto a causa del blocco assunzioni nella Pubblica amministrazione e delle evidenti difficoltà di trovare un posto di lavoro in questi anni, sebbene Quota 100 abbia sbloccato le assunzioni.
Al momento però le posizioni bandite sono poche: 355 posti a tempo indeterminato e pieno, malgrado la Regione Lazio sia sottorganico; il che però ha aperto le porte, sembrerà strano, alle esternalizzazioni degli incarichi pagate a peso d’oro!

La regione fa cassa

Tant’è che proprio oggi la Corte dei Conti, ad esempio, ha tirato le orecchie alla Regione – l’ultimo concorso risale al 2009, come ha ribadito l’Avvocato coordinatore a Zingaretti rivendicando appena 19 legali – ravvisando la necessità di “procedere alla creazione di un nuovo ruolo e successivamente all’indizione di un concorso per il reclutamento di altri avvocati”.
Risultato? “Almeno fino al 2013 il ricorso all’esternalizzazione degli incarichi legali aveva grande diffusione” come testimoniano “le moltissime parcelle presentate da un cospicuo numero di legali che chiedono il pagamento di crediti professionali”, ha concluso la Corte dei Conti.
Il dato è tratto: oltre 26 milioni di euro di debiti maturati dall’amministrazione come somme non ancora pagate e reclamate a titolo di compensi professionali.
Spendideppiù e pari opportunità al contrario, verrebbe da dire.
Zingaretti si scusi, ma soprattutto si attivi e subito! Altrimenti proroghi le scadenze fissate il 25 luglio! Anche perché i cittadini non sono più uguali?
Intanto la Regione fa cassa, se i partecipanti fossero 100mila incasserebbe 1.033.000,00 euro. Mica bruscolini!

 *capogruppo Lega in Consiglio regionale del Lazio.

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